La notte non esiste – Angelo Petrella



Angelo Petrella
La notte non esiste
Marsilio
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Ė la vigilia di Natale quando l’ispettore Denis Carbone del commissariato di Posillipo è costretto ad assistere al ritrovamento del corpo di una bambina, orrendamente seviziata. I fantasmi che hanno devastato la sua esistenza si risvegliano, tornando a tormentarlo: l’ispettore ha perso la sorella Alice ancora bambina, forse annegata nelle acque marine. Da allora la sua vita non è stata più quella di prima. Entrato in polizia per scoprire la verità sulla sua scomparsa, è precipitato in un baratro di vizi e disperazione, che lo ha reso isolato in se stesso ma circondato da nemici, anche fra i suoi colleghi. Comincia così un’inchiesta ad alto tasso adrenalinico, che lo condurrà a vagare per una Napoli malata, decadente e quasi moribonda, sotto una pioggia senza tregua che sembra avvolgere tutta la città in un sudario mortale. Quello che pareva il gesto isolato di un maniaco porta invece alla luce una concatenazione di omicidi brutali, che conducono a una setta misteriosa, il Culto del Sole Nero, ricettacolo di uomini potenti e senz’anima.
Carbone si aggira, preferibilmente di notte, per una metropoli caratterizzata da alberi abbattuti da venti apocalittici e da voragini che ingoiano l’asfalto, come in mezzo a gironi danteschi in cui l’anima tormentata e smarrita dell’ispettore cerca invano una guida a cui affidarsi. Anche i pochissimi amici rimasti sembrano averlo tradito, come l’asfalto delle strade anche la verità sprofonda in un buco nero e senza fondo. Carbone impara a non fidarsi delle apparenze, perché chi ha sempre considerato come un fedele amico si rivela un temibile avversario – eppure anche questa potrebbe essere un’immagine ingannevole- e chi si è mostrato un nemico implacabile potrebbe all’ultimo momento trasformarsi in un alleato inaspettato.
Passando da un ribaltamento della situazione a un altro, Petrella conduce il lettore verso il pirotecnico finale (è il caso di dirlo, dal momento che si svolge a Capodanno), lasciando aperto uno spiraglio per una nuova avventura dell’ispettore Carbone. Benché adotti le ambientazioni tipiche del noir metropolitano, il libro di Petrella è un thriller con sfumature esoteriche che tiene il lettore avidamente incollato alla pagina sino all’ultima riga. Ė di grande impatto il paesaggio, tutt’altro da cartolina, che fa da scenario alle vicende dei protagonisti. Perfino Posillipo, il più elegante quartiere napoletano, mostra la sua immagine dark, tetra e degradata. La pioggia incalzante, gonfia e violenta, i quartieri periferici, sporchi e brulicanti di abiezione, in cui si agita un’umanità multietnica ma universalmente disperata, sembrano quasi la metafora di un Paese in disfacimento, in cui tutto pare franare, nonostante la lealtà e l’attaccamento al senso del dovere e alla giustizia di un gruppo di uomini della legge. Denis Carbone non è da meno dei delinquenti con cui ogni giorno si confronta: ha addosso la stessa miscela di rabbia e di violenza, ma a differenza di loro crede ancora nei valori dell’amicizia e della generosità. Ogni giorno è costretto a resistere all’alcool che gli ha corroso il fegato e a lottare contro il suo corpo che, devastato da una vita dissipata, gli si ribella, condannandolo a un ininterrotto dolore fisico. Ma il dolore più atroce è legato alla perdita della sorella, di cui Denis si sente responsabile, e per cui metterà in gioco tutto se stesso. Laura e Teresa, le due donne che con la loro capacità di amare incrinano la spirale di violenza dominante in tutto il romanzo, sono due brevi sprazzi di luce, insieme al fratellino della vittima, involontario aiutante di Carbone: sono loro a illuminare le tenebre infernali di La notte non esiste. O forse è il giorno che non esiste e tutto è notte senza fine, tenebre che si infilano nei rapporti umani, nella fiducia verso le istituzioni, nella solarità di una città che ha come simbolo proprio il famoso pino di Posillipo, purtroppo abbattuto nel 1984, forse presagio della lunga notte che avvolge Napoli. Lo stesso cognome dell’ispettore, Carbone, quasi nomen-omen, introduce all’oscurità della sua inchiesta.
Questo libro è il secondo – dopo Fragile è la notte –  della serie che vede come protagonista questo  personaggio nato dall’abile penna di Petrella, e ci spinge a rimanere in fiduciosa attesa del terzo.

Donatella Brusati

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