La ragazza che guardava fuori



Lorena Franco
La ragazza che guardava fuori
Piemme
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La ragazza che guardava fuori
Misteri e delitti nella periferia residenziale di Barcellona
Che succede nel quartiere residenziale dell’estrema periferia di Barcellona? A detta dei suoi abitanti sembra che non accada mai nulla: si va a lavorare, si cena in famiglia, ci si rilassa sulle verande, si butta l’immondizia a giorni cadenzati e si porta a spasso il cane facendo un po’ di jogging. Tutto normale, tutto monotono. E invece no. Perché basta restare alla finestra per molto tempo, come fa la protagonista del libro, e si possono scoprire molte più cose interessanti e allo stesso tempo inquietanti nascoste sotto l’apparente normalità di una strada residenziale.
Tutti i personaggi di La ragazza che guardava fuori sembrano nascondere tremendi e impensabili segreti e quasi tutti sembrano essere correlati gli uni con gli altri pur essendo all’apparenza dei perfetti sconosiuti tra di loro.
Maria, bellissima e formosa casalinga e giovane sposa non è affatto chi dice di essere e quando scopare da un giorno all’altro, infatti, la polizia non riesce a trovarla perché di fatto non sa chi sia.
Victor, promettente architetto di San Francisco di origine spagnola ritorna in patria lasciandosi alle spalle una miriade di segreti personali e una accusa di omicidio negli Usa. Nico non ama da tempo più la moglie ma pur maltrattandola preferisce tradirla che lasciarla. Antonio, riservato e all’apparenza serioso in realtà si guadagna la vita facendo la drag Quinn.
Eppoi c’è lei, Andrea, l’anima di tutto il romanzo, nevrotica e impicciona, depressa ma ancora sognatrice, spaventata e pure ardita. È lei che dalla finestra della sua cucina osserva, annota, memorizza e indaga. Maria è scomparsa, suo marito Carlos è furioso con lei perché crede che gli nasconda la verità su sua moglie, Nico la umilia ogni notte e suo cognato Victor le fa paura.
Andrea è sconvolta e disperata ma nella sua tristezza infinita cerca ancora l’ispirazione per scrivere il suo romanzo giallo e diventare famosa così da riconquistare suo marito. Fino a che un giorno precipita tutto, la donna viene aggredita e va in coma. Senza Andrea che guarda imperterrita a ogni ora del giorno dalla finestra cosa succederà agli abitanti del quartiere e chi sopravvivrà ai segreti e agli inganni pericolosi che ognuno ordisce ai danni dell’altro?
La ragazza che guardava fuori è un libro di ambientazione dove le impressioni e le sensazioni più che l’azione della trama spingono il lettore a girare pagina convinto che prima o poi tutti i pezzi del puzzle andranno a posto e invece la tensione corre lenta ma costante per tutto il libro e le azioni dei protagonisti come il tempo diventano elementi minuti, da assaporare fino al grandioso finale. Un giallo diverso, cangiante nelle sfumature dell’esistenzialismo e della solitudine del mondo contemporaneo dove guardare alla finestra qualcuno lo spaventa e innervosisce di più che guardarlo su di un tablet o uno smartphone.

Antonia del Sambro

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