La ragazza della palude di Delia Owens è un libro veramente bello, di quelli che capitano una volta ogni tanto. La storia è coinvolgente, tenera e commovente senza essere melensa e sentimentale, la figura della protagonista, Kya Clark, ti entra nel cuore e non ti lascia più e la descrizione delle paludi e delle lagune costiere del North Carolina diventa a pieno titolo un altro personaggio e trasporta il lettore in quel paesaggio selvaggio e non contaminato dalla mano dell’uomo.
Infatti Delia Owens è un’acclamata naturalista e ha al suo attivo alcuni best-seller che raccontano delle attività di ricerca zoologica che lei e il marito hanno portato avanti per più di vent’anni nella zona del Kalahari in Botswana. Al ritorno dall’Africa Delia e Mark Owens hanno cercato un luogo selvaggio e solitario dove vivere a contatto con la natura e l’hanno trovato nelle foreste dell’Idaho dove vivono in compagnia di orsi, alci e renne. La scelta dell’ambientazione in North Carolina si deve alle estati che l’autrice trascorreva in questi luoghi con la sua famiglia che l’ha avviata all’amore e allo studio della natura. Osservando le fotografie della Owens pubblicate sul suo sito internet si vede una giovane donna con i capelli lunghi e neri insieme a leopardi, iene ed elefanti e non può sfuggire la vicinanza con il personaggio di Kya, la protagonista de La ragazza della palude, il suo primo romanzo.
Il titolo originale del romanzo è Dove cantano i gamberi, che in inglese indica un luogo molto lontano, un po’ come il nostro ‘in capo al mondo’, molto più poetico della traduzione. In effetti la storia è una favola molto poetica, a tratti tenera, a tratti dura sulla vita di una bambina che, dopo aver perso per varie ragioni i genitori e i fratelli, si ritrova a vivere da sola in una baracca nelle paludi costiere del North Carolina, immersa completamente nella natura diviene ella stessa una figlia della natura. I suoi amici sono i gabbiani e gli uccelli che popolano la costa atlantica, tanto che col passare degli anni scrive libri, diviene una naturalista e uno dei massimi esperti della vita nelle zone umide.
Purtroppo come tutte le favole anche in questa c’è il lato oscuro rappresentato da un morto ammazzato e da un’accusa di omicidio, che non costituiscono la parte più importante del racconto, ma solo un episodio nella vita di Kya e nella sua battaglia alla ricerca di affetto e di stabilità nella precarietà della sua esistenza così travagliata, ma che lei riesce a trasformare in una ‘bella vita’.
Sicuramente La ragazza della palude è un grande libro sulla vita, la morte, l’amore e l’amicizia declinati nelle mille sfaccettature che riguardano non solo la vita degli uomini ma anche quella degli animali. L’autrice esplora i misteri dell’evoluzione che dal remoto passato influenzano ancora i comportamenti umani e animali in modo leggero e appassionante regalandoci un libro che farà sicuramente riflettere i lettori e non li lascerà indifferenti.
Il finale spiegherà ogni cosa, anche se gli smaliziati lettori di gialli avranno già intuito tutto, tuttavia questo libro è da leggere per le descrizioni appassionate della vita dei piccoli esseri che popolano il pantano e per l’amore per le piccole cose che l’autrice trasmette con entusiasmo e mai in modo stucchevole. Inoltre è un libro che scalda il cuore e la piccola ‘ragazza della palude’ che tutti considerano selvaggia, strana e ‘diversa’ entrerà di certo nell’animo di tutti.
La ragazza della palude
Rita Garzetti
