La scelta di Sigmund



Carlo A. Martigli
La scelta di Sigmund
Mondadori
Compralo su Compralo su Amazon

Un nuovo giallo storico di Carlo A. Martigli, pubblicato stavolta da Mondadori con un titolo “parlante”. Infatti il “nostro” dopo avere scelto Martin Lutero come protagonista del suo La congiura dei potenti, ora prende Sigmund Freud e lo mette al soldo del papato, o meglio dell’arzillo, arguto e formidabile Leone XIII, più nei panni di un investigatore alla Sherlock Holmes che di un medico. Cosa che non dispiace affatto al serioso professore austriaco, sempre ansioso di far quadrare il bilancio domestico. E in più il cospicuo soldo papale gli consente di esaltare con prodotti sopraffini, il suo inveterato vizio del fumo.
Assaggino della trama: Roma, 1903: la quiete della dolce nottata del 5 giugno è turbata da un crimine perpetrato nel luogo più inviolabile, il Vaticano. Una guardia svizzera viene trovata morta sfracellata nella corte insieme a una cameriera. La conclusione pare scontata: omicidio e suicidio. Ma senz’altro la faccenda è decisamente incresciosa e Leone XIII , il novantatreenne papa in carica, ha le mani legate. Non è pensabile  far uscire il caso dalle mura vaticane, e delle complesse e approfondite indagini interne sarebbero a rischio di omertà. Dunque spetterà al Padre eterno giudicare?
Però Leone XIII ha dei sospetti su tre dei suoi collaboratori e vuole assolutamente impedire che, alla sua morte, il soglio di Pietro vada a chi sta dietro a quel crimine.
E allora il Santo Padre, sia per risolvere il mistero con discrezione, sia per poter contare su una mente illuminata in grado di rispettare ogni sua volontà, decide di avvalersi dell’autorevole parere di Sigmund Freud, un medico viennese che sta sviluppando e mettendo in pratica alcune ardite teorie psicologiche destinate a rivoluzionare per sempre l’indagine della mente umana.
Facendo uso dei suoi metodi, Freud dovrà intuire il peccaminoso segreto che si cela nell’anima di uno dei tre cardinali che potrebbero diventare papa: Mariano Rampolla del Tindaro, il segretario di Stato, Luigi Oreglia di Santo Stefano, decano dei cardinali e camerlengo, Joaquín De Molina y Ortega, aiutante di camera del pontefice.
Quindi, la vivace intelligenza di un Papa, che sa apprezzare le teorie filosofiche di Democrito, ha portato un ebreo ateo nel cuore della cristianità con il compito di sottoporre dei prìncipi della chiesa a un rivoluzionario metodo d’indagine molto lontano dalla loro concezione spirituale.

Ma Freud dovrà fare in fretta, perché il Santo Padre è ormai vicino alla morte e Satana travestito da agnello potrebbe tornare a colpire. Cito un notevole cammeo da far presente ai lettori. A fare quasi da angelo custode al luminare austriaco, un novizio di grandi meriti spirituali in cui il Papa ripone totale fiducia, Giuseppe Angelo Roncalli, futuro Giovanni XXIII.
Una ricostruzione storica con l’indovinata interpretazione di un’elezione avventurosa per un fatto storico realmente accaduto, il veto laicale opposto dall’imperatore Francesco Giuseppe all’ascesa al Soglio di Pietro del cardinale Rampolla. Il papa eletto in quel conclave, Pio X, eliminerà per sempre il diritto di veto dei regnanti europei.
Esperimento ben riuscito, per una trama divertente e gustosa. Un romanzo con un protagonista azzeccato che, a mio vedere, potrebbe senz’altro diventare seriale

Patrizia Debicke

Potrebbero interessarti anche...