La setta degli angeli



Andrea Camilleri
La setta degli angeli
sellerio
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Sicilia, 1901. Un paesino con otto chiese, sette per i notabili e una per i poveracci. Vita di provincia coperta dal padronato e con la mafia che già ha incominciato a muovere i suoi passi. Il paesino si dota pure di una setta segreta, più che altro un circolo dove gli abbienti accettati passano il tempo a litigare e tirar su qualche baruffa. Però c’è anche il caso di una serie di ragazze messe incinta, tutte due mesi prima della scoperta. Giovani vergini o neomaritate. «È stato lo Spirito Santo» dicono le poverette. Oppure non dicono niente.
Si mette sul caso Matteo Teresi, avvocato di poveri e nullatenenti nonché giornalista del foglio “La Battaglia”, inviso ai benpensanti per le sue lotte contro mafia e clero. La scoperta che fa è un terremoto: le giovani venivano chiamate in gruppo e la benedizione per una vita morigerata e familiarmente pura non era che l’accoppiamento completo e collettivo con i rappresentanti in terra della voce di Dio.
Però, i siciliani lo sanno bene, al terremoto si risponde con una nuova pelle. Nient’altro che il risvolto di quella precedente. Terra bruciata attorno al pericoloso socialista umanitario che mina i fondamenti della vita e dell’armonia quotidiana di questa terra, dicono in coro cornuti e cornificanti, vittime e “datori di lavoro” dei tonacati assatanati. Insomma, il paese intero.
La setta degli angeli di Andrea Camilleri è una deliziosa pasta avvelenata composta dal dolce dell’idealismo civile e dal veleno del solidarismo ipocrita di una società che da tempo lontano ha imparato a convivere attorcigliandosi su se stessa. Il libro incrocia fantasia dell’autore e fatti accaduti nella realtà (il protagonista storico, il suo giornaletto, le notizie denunciate), ma alla fine il lato più propriamente creativo e giallistico lo ascriviamo alla narrazione fertile e feconda di questo scrittore immenso. Resta il profilo realistico e sociale che nutre lo spirito del tempo di queste pagine. Che ci dice che Golia, almeno nel nostro paese, ha sempre trionfato.

Corrado Ori Tanzi

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