La storia è un grande mistero da decifrare. Intervista a Marcello Simoni

Marcello Simoni sarà uno dei grandi ospiti di Giallo di sera a Ortona – 21/23 giugno. Nell’attesa di incontrarlo al festival,  MilanoNera gli ha rivolto qualche domanda.

51JKvm1IZoLCiao Marcello, in base a quale criterio scegli l’argomento o i personaggi dei tuoi libri? Cosa ti affascinava per esempio nella storia della Monaca di Monza?
I personaggi sono le chiavi di volta dei romanzi. Grazie a loro, ai loro occhi e alle loro esperienze, riesco a esplorare epoche storiche e situazioni a volte molto diverse dalle realtà che viviamo nel presente. Ma anche nelle diversità più marcate esistono spesso dei punti in comune con quello che è in modo di vivere e di pensare dell’età contemporanea. Personaggi come la Monaca di Monza, con le loro fragilità, le loro emozioni e le loro speranze, ci mettono in contatto con questa dimensione.

Tu pubblichi con due editori diversi, ci sono differenze nei libri che proponi all’una o all’altra casa editrice?
Le differenze riguardano soltanto i personaggi e le trame che ho scelto di sviluppare con l’una e con l’altra casa editrice: un progetto parallelo che, credo, mi stia facendo crescere. Ma se sul frontespizio c’è scritto il mio nome, significa che all’interno del libro troverete sempre romanzi scritti da Marcello Simoni.  

C’è un episodio o un periodo storico che non riguarda l’Italia di cui ti piacerebbe parlare?
In effetti c’è, e lo potrete leggere molto presto in uno dei miei prossimi romanzi.

C’è un mistero della storia che ti affascina più di altri e che ti piacerebbe risolvere? Il manoscritto Voynich per esempio, ancora regge, dato che sono state smentite le voci della decodifica.
Credo che la Storia sia già di per sé un grande mistero da decifrare. Mi riferisco al lungo cammino che ci ha portati dal danzare intorno a un fuoco, nel cuore di una caverna, a quello che siamo diventati oggi. E di questo cammino temo che abbiamo compreso davvero molto poco, dal momento che continuiamo a commettere dei gravissimi errori. Errori a cui si sommano, in questi ultimi tempi, l’impoverimento dell’insegnamento umanistico, dell’arte e, appunto, della storia. Tu parli di decifrare il codice Voynich… Tra qualche anno, penso sarà già tanto se le nuove generazioni riusciranno a esprimersi in italiano corretto!

Hai la possibilità di cenare con un personaggio storico, chi scegli e perché?
Nicolas Flamel. Per chiedergli il segreto della pietra filosofale, ovviamente.

download (2)Dato che recentemente a Milano hai parlato anche di cibo “storico”, sai dirmi anche cosa mangereste?
Be’, Flamel vive nella seconda metà del XIV secolo, perciò non fu certo di “bocca buona” come i commensali di Carlo Magno o ancora di Federico II. Della semplice carne arrosto non basterebbe, con lui. Servirebbero cibi speziati con chiodi di garofano, zenzero e cannella, e delle carni delicate – non certo di maiale, di cui erano ghiotti i franchi – come quella di vitello. Riguardo il vino, vista l’epoca in cui ci troviamo si potrebbe discutere tra un buon vermiglio o un bianco, che nel tardo medioevo era considerato più pregiato e fine. Nelle zone del Chianti e del Montalbano, già all’epoca, avremmo potuto trovare qualcosa di interessante…

Immagina un viaggio a ritroso nel tempo che ti dia la possibilità di essere testimone di un evento o di un momento epocale. Dove vai?
Magonza, 23 febbraio 1453: a vedere Gutenberg che faceva uscire dal torchio tipografico il primo libro stampato a caratteri mobili.

Fino a qualche anno fa era impensabile per un lettore interagire e commentare direttamente con l’autore il libro. Ora i social ci hanno dato questa possibilità. È positivo o negativo?
Non si corre il rischio di leggere e giudicare l’autore invece del libro?
È un’arma a doppio taglio, in effetti. In primo luogo perché quello che uno scrittore vuole comunicare ai lettori lo mette già nei libri che scrive, perciò è inutile cercare di “spremerlo” attraverso i social nella speranza di farsi dire qualcosa di più. Se ho cose belle e importanti da dire, ne faccio tesoro per inserirle nei miei romanzi, affinché conferiscano maggior importanza e bellezza alla mia opera. In secondo luogo, internet è un’arma a doppio taglio perché dà voce non solo a gente preparata e intelligente, ma anche a molti imbecilli che non hanno idee chiare non solo sulla narrativa, ma anche sul mondo in generale. Vogliamo parlare di quel che diceva Umberto Eco al riguardo?

Qual è il tuo rapporto con i social?
Direi piuttosto buono, continuativo, rispettoso. Ho molta gente che mi segue su varie piattaforme. Tendo a ignorare gli scocciatori.

Ti è mai capitato di ricevere recensioni palesemente “fake”?
Ti svelo un segreto: non leggo quasi mai le recensioni che mi riguardano, perciò non potrei risponderti.

download (3)Sei mai incappato in un hater?
Non che io sappia.

Qual è il tuo rapporto con classifiche, recensioni e dati di vendita?
Buono, finché continuano ad andar bene… 🙂

Hai un libro feticcio, uno che rileggi spesso?
No.
Qual è il tuo sogno da scrittore?
Continuare a fare lo scrittore, ovviamente.

Per chiudere ti chiedo una dedica per i tuoi lettori…
Ci si vede tra le pagine di un libro!

MilanoNera ringrazia Marcello Simoni per la disponibilità.

 

60299976_422317475013151_705882487892475904_n (1)Ricordiamo che Marcello Simoni sarà uno dei grandissimi ospiti del Festival
Giallo di Sera a Ortona
Ortona (Ch) dal 21 al 23 giugno 20019
Marcello Simoni incontrerà il pubblico domenica 23 giugno alle ore 19.30 nella piazza del Teatro Tosti. Modera Romano De Marco
Qui il link per il programma completo.
Per informazioni su eventi e ospitalità a Ortona: giallodisera.ortona@gmail.com


Grazie e ci vediamo a Ortona.

Cristina


Cristina Aicardi

Potrebbero interessarti anche...