In questo romanzo resuscita tutta l’avanguardia letteraria che fa ruotare le vicende intorno a momenti di verità irresistibile, vissuti con uno spirito di distacco in bilico tra il dolce e l’amaro.
E’ la storia di un intellettuale bolognese che scrive e traduce dal russo. La nascita della figlia Irma, la malattia, il ricovero in ospedale, lo sgretolarsi dei rapporti con Francesca, la sua compagna, la vita professionale fatta di colloqui con gli editori e di conferenze organizzate come peggio non si puo’.
E poi i ricordi d’infanzia, i sensi di colpa, un’inconfessabile vergogna che torna a gravare sull’anima.
Paolo Nori confeziona di nuovo un io farneticante e solitario dove il gusto del linguaggio spalanca una porta sulla comicità sottile, sempre pronta a trasformarsi in un gioco surreale o malinconico.