La visione del male – Fabrizio di Marco



Fabrizio di Marco
La visione del male
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Ề il venti aprile del 2011 e Mario Matarrese corre sulla strada provinciale tra Firenze e Bologna. Nonostante la contrarietà di sua figlia Veronica, ha appena partecipato a una rapina con la quale pensa di sistemarsi per sempre. Per invogliarlo a guidare il camion che ha bloccato il furgoncino del portavalori, Totò, il suo migliore amico, gli ha promesso che non ci sarebbero state vittime. Quella promessa, però, è una bugia e quella rapina sta per concludersi in un bagno di sangue al quale lui sarà l’unico a scampare.

Sono passati quattro anni da quel giorno e a Bologna Luca Sacripante sonda le profondità del deep web alla ricerca di un nuovo incarico. Ề un produttore di snuff movie ed è sempre a caccia di nuove vittime da esibire negli atroci filmini che ama girare, perché “Lo snuff movie è un film violento che mostra un omicidio reale a scopo di intrattenimento”.

Molti di noi non lo sanno, ma “il mondo di internet è come un immenso iceberg che spunta dall’oceano. Tutti possono vedere la parte emersa ma, restando in superficie, nessuno può immaginare come sia fatta la parte subacquea.” E la parte subacquea è fatta molto spesso di illegalità, di siti che “ospitano veri e propri mercati neri di materiali illegali, come armi da fuoco e droghe di ogni genere”, ma anche di siti, come Cerberus, il cane a tre teste, i cui soci sono disposti a pagare decine di migliaia di euro per vedere realizzate le proprie fantasie malate dagli snuff di Luca Sacripante.

Anche Giovanni Martelli sta sondando il deep web, ma non è alla ricerca di materiale illegale. Martelli è un giornalista free lance che si occupa di casi di persone scomparse e al momento sta seguendo una pista: quella che conduce a Veronica Matarrese, la figlia di Mario. La donna è sparita dopo la rapina nella quale è stato coinvolto il padre, ma qualcuno l’ha vista prendere un taxi nei pressi della stazione di Bologna e Martelli vuole saperne di più. Ề questo il motivo per cui ha contattato la migliore amica di Veronica, Sofia Bartolini.

Martelli, però, non è il solo a indagare. Il detective privato Angelino Torrisi è stato assunto da Lorenzo Paradiso, uno dei maggiori imprenditori bolognesi che si è arricchito ripulendo i soldi sporchi che la camorra ha investito in città, perché ritrovi Luca Sacripante, scomparso all’improvviso dalla circolazione senza lasciare alcuna traccia. Il produttore di snuff movie, infatti, è uno dei suoi migliori scagnozzi e Paradiso, che è all’oscuro delle attività illegali che il suo uomo gestisce nel web, vuole scoprire che cosa gli è successo.

Martelli e Torrisi, che senza saperlo stanno svolgendo due indagini parallele, si incontrano durante il ritrovamento del cadavere di un altro degli uomini di Paradiso e, quasi per caso, cominciano a lavorare insieme. Infatti, c’è un filo che lega l’inchiesta di Martelli a quella di Torrisi: Veronica Matarrese potrebbe essere stata una delle vittime degli snuff movie di Sacripante, la cui scomparsa, come quella di alcune persone a lui vicine, potrebbe dipendere dal desiderio di vendetta di qualcuno che tra le vittime degli snuff ha riconosciuto un’amica o una parente.

Le ragazze filmate da Sacripante sono state uccise dopo ore di spietata tortura, e chi vuole vendicarle potrebbe aver deciso di ripagare l’autore e i suoi complici con la medesima moneta.

Si snoda così per le vie di Bologna e per le campagne intorno alla città una crudele caccia all’uomo condita da crimini efferati. Mentre Martelli è convinto che la ragione dei delitti sia legata a Veronica Matarrese, torturata e poi bruciata viva in uno snuff particolarmente crudele, Torrisi sospetta che la sanguinosa rapina avvenuta quatto anni prima nel bolognese possa essere alla base di tutto. Uno degli uomini uccisi, infatti, era il fratello di Lorenzo Paradiso.

L’indagine si sviluppa lungo queste due direzioni e la narrazione procede seguendo i diversi personaggi legati alle due vicende e i loro punti di vista. La trama è complicata, ma l’autore tiene il bandolo della matassa con mano ferma, fino a conduci verso un finale inaspettato che soddisfa la sete di giustizia del lettore.

Maria Cristina Grella

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