L’amuleto



Gert Nygårdshaug
L’amuleto
SEM
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Fredric Drum, ristoratore e sommelier famoso a Oslo, è anche crittografo, specialista nella decifrazione di antiche lingue ancora sconosciute: è uomo estremamente curioso, e per questo nella vita si è cacciato in diversi guai e si è trovato in situazioni insolite o poco piacevoli, ma stuzzicanti.
Quando la collisione tra il traghetto su cui si trova lo scaraventa in acqua, uccidendo un uomo che si trova vicino a lui, riemerge con una siringa dall’aspetto insolito e una stranissima bambola. In questo bizzarro oggetto riconosce la riproduzione della mummia di un bambino eschimese del XV sec, scoperto in Groenlandia da un cacciatore. Una bambola vestita di pelle, con occhi gialli da felino, che ha il potere di mandare le prede verso il cacciatore che la conserva sotto le vesti: una dea o un dio della caccia. I miti dei popoli dei ghiacci, gli esquimesi della Groenlandia, e il loro misticismo oscuro cominciano subito ad ammaliare il lettore.
Invitato a decifrare i simboli su alcuni oggetti rinvenuti in uno scavo che accompagnano due “mummie di palude” Fredric parte per la meravigliosa valle di Rødalen insieme con altri esperti archeologi: molto interessante la descrizione dei procedimenti usati per svelare i misteri contenuti nei ritrovamenti di duemila anni fa in un territorio particolare.
Affascinante l’ambientazione un un’ampia valle norvegese, verde, completamente deserta e isolata, con i pendii ricoperti di betulle e i dolci laghi azzurri, piccoli e grandi dove guizzano trote e salmerini: contrariamente a molti gialli nordici, dove i paesaggi sono cupi e gelidi, dove il buio e la tristezza gareggiano con la depressione dei protagonisti affogati nell’alcool, con L’amuleto lo scrittore ci trascina in un posto incantevole, che fa immaginare una Natura primordiale, serena e in pace che deve rimanere incontaminata. Come lo scrittore, attivista ambientale sostiene nei suoi libri e nella sua vita. Tra una bottiglia di Château La Lagune del 1982 e una di Château Mouton Rothschild del 1970, piatti raffinati della cucina locale e battute di pesca, Fredric non si farà mancare nulla, mentre risolve brillantemente il caso guardandosi alle spalle mentre una mano misteriosa tenta più volte di ucciderlo
L’amuleto” è il primo di una lunga serie di libri che si spera verranno presto pubblicati. Il personaggio è simpatico e brillante, con un pizzico d’ironia che non guasta, insolito per il mestiere che fa, quindi si spera in sequel altrettanto interessanti, divertenti, intriganti. Buona lettura!

 

Tiziana Viganò

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