L’apparenza delle cose



Elizabeth Brundage
L’apparenza delle cose
Bollati Boringhieri
Compralo su Compralo su Amazon

Una giovane donna, moglie e madre, viene assassinata con inusitata violenza. A ritrovarne il corpo martoriato è il marito George, di ritorno dal lavoro.
Inizia così lo splendido romanzo di Elisabeth Brundage L’apparenza delle cose. Anche se è presentato come un Thriller, il libro della scrittrice statunitense non è solo un “giallo”. Piacerà quindi a tutti quei lettori che cercano oltre alla suspense anche una storia, personaggi, indagini psicologiche.
E c’è tutto questo nel corposo romanzo edito da Bollati Boringhieri, un editore poco avvezzo alla pubblicazione di Crime story, ma la scelta, anche in questo caso, non smentisce la fama che ha consolidato con il suo pubblico.
In poche battute siamo trasportati, al di là dell’oceano, in un’estrema e desolata provincia dell’America, dove la vittima si era trasferita con il marito, professore universitario. Ma la casa dove la vittima è stata finita a colpi d’ascia – come nei più tremendi romanzi di Stephen King, ha un passato funesto, soltanto sussurrato dalla gente del posto, che non è riuscita a dimenticare la coppia che vi trovò la morte tempo prima. Come? Perché? La verità viene a galla molto, troppo, lentamente perché possa aiutare a identificare chi ha commesso l’orribile omicidio della giovane Catherine. Il “caso” vuole che proprio i figli di quella sfortunata coppia, tre giovanotti, all’arrivo dei nuovi occupanti, abbiano iniziato a ruotare intorno alla loro ex-casa e ben presto abbiano stretto amicizia con la nuova occupante. Le relazioni tra questi e la vittima, ma anche tra conoscenti dei precedenti proprietari, amiche e parenti cominciano a tessere una complessa rete di sospetti. Vi è poi il coinvolgente racconto della vita di Catherine, le luci e le ombre del suo matrimonio con George, quasi una versione moderna e rivisitata de Scene da un matrimonio di Bergman. La polizia indaga, ma senza arrivare a prove determinanti che possano inchiodare il responsabile dell’efferato delitto. Tutti e nessuno possono essere il colpevole, e così i moventi. Tanti, differenti ma nessuno davvero convincente.
Mentre la vicenda si dipana, il lettore a tratti può persino arrivare a dimenticare di trovarsi immerso in un “giallo”. La struttura è quella di un classico romanzo, ampio (oltre 400 pagine) e sfaccettato, nel quale il destino e la psicologia di ogni singolo personaggio avvince e conquista.
Anche quando si scorrono le ultime righe, seppure ogni interrogativo sembra essere stato risolto, resta la curiosità di continuare a seguire gli esiti di quelle esistenze. E poi che cosa succede a…?
Un plauso meritato all’autrice, figlia d’arte (anche suo padre è uno scrittore di Thriller) che nella sua ricetta ha saputo coniugare la Crime story alla narrativa classica.
A ben vedere il romanzo ha più l’aspetto di un Noir e, quindi, se un appunto gli si può forse fare è per il finale che, per contrasto, ci è parso un po’ troppo “rosa”. Ma è un proprio un piccolo peccato veniale che di certo non deve trattenere alcun lettore forte dall’iniziare questo libro, un libro che, a sorpresa, ha raggiunto in queste settimane la vetta della classifica di Amazon.

 

Flaminia P. Mancinelli

Potrebbero interessarti anche...