L’aria che tira : Italia oscura

download (1)Giovanni Fasanella Antonella Grippo
Italia oscura
Dal Risorgimento alla grande guerra, la storia che non c’è nei libri di storia
Sperling & Kupfer

Con il terzo libro della serie L’aria che tira si torna indietro nel tempo. Precisamente agli anni che vanno dal Risorgimento alla Grande Guerra, per recuperare brandelli di quella “storia che non c’è sui libri di storia”.
L’Italia è ancora in fasce. È un regno consegnato ai Savoia da soli tre mesi, quando la “storia che non c’è sui libri di storia” registra un episodio tanto drammatico quanto oscuro, “noir” si potrebbe azzardare: la morte per avvelenamento dello stratega e artefice dell’Unità, il conte Camillo Benso di Cavour, con ogni probabilità vittima di un vero e proprio omicidio politico, le cui prove, consistenti soprattutto in referti medici e testimonianze, sono tuttora depositate negli archivi inglesi di Kew Gardens. Un omicidio velocemente archiviato, nonostante l’importanza del conte, come “morte per cause naturali”, una sentenza destinata per il futuro ad aprire la strada a un vero e proprio sistema per togliere di mezzo personaggi scomodi.
IL conte, primo ministro del regno, morì alle 6 e 45 del 6 giugno 1861. Distrutto com’era da giorni e giorni di vomito, diarrea e salassi, non ebbe certo né la voglia né la lucidità necessarie per pronunciare fra le braccia di padre Giacomo, accorso per somministrargli l’estrema unzione, la storica frase che è il manifesto del suo capolavoro : “libera Chiesa in libero Stato”, come viene tuttora insegnato dai testi scolastici. Capolavoro per altro progettato con un intenso lavorio di tessitura, più occulto che diplomatico, e ottenuto al prezzo di vere e proprie stragi perpetrate prima dai garibaldini e, successivamente, dai piemontesi, per piegare al nuovo assetto politico (e alle conseguenti gabelle da rapina) le recalcitranti popolazioni del Sud.
In questo magnifico saggio storico che fonda ogni parola su documenti ritrovati negli archivi inglesi (Sì, i servizi segreti di Sua Maestà ci spiano dalla notte dei tempi e hanno sempre saputo tutto di noi), si parla anche di brigantaggio, smentendo più di una truce leggenda sull’argomento e restituendo a briganti e brigantesse la dignità che spetta loro: quella di resistenti agli invasori.
E poi si ridimensiona la figura di Garibaldi, portato agli onori di Eroe dei due mondi dalla propaganda anglo-massonica, ma in realtà personaggio molto controverso e con diversi lati oscuri.
Certo, un grande combattente, il nostro Peppino, lo fu, però il prezzo pagato dalle popolazioni annesse a suon di baionette fu molto alto sia in termini di sangue, sia per sopraffazioni, malversazioni e ruberie, anche se di questo la storia ufficiale preferisce non parlare. A tale proposito vale la pena di citare il misterioso affondamento del postale Ercole, inabissatosi il 4 marzo 1861 con a bordo, l’integerrimo contabile della spedizione: lo scrittore-soldato Ippolito Nievo, recante un baule pieno di documenti riguardanti i rendiconti dei cinque milioni di ducati destinati alla Spedizione dei Mille, sui quali avevano allungato le mani gli avidi ufficiali in camicia rossa.
Armi, forniture di divise e vestiario, dotazioni belliche… Nievo aveva scoperto che buona parte degli articoli messi in conto dai garibaldini finivano sul mercato nero, mentre i soldi arrivavano direttamente nelle tasche degli ufficiali. Dopo aver denunciato più volte queste italiche ruberie, si apprestava a portare i documenti contabili a Torino, ma non vi arrivò mai. Il 5 marzo 1861, dopo un solo giorno di navigazione, l’Ercole si inabisso’ al largo di Capri con settantotto persone a bordo. Un naufragio anomalo e oscuro perché non un solo pezzo di legno, non una salma affiorarono dalle onde.
Queste sono solo alcune delle molte chicche offerte dagli autori con uno stile accattivante e non privo di ironia. Italia oscura è un vero gioiello che accontenta sia il piacere della lettura sia il recupero e il ”restauro” della memoria.

Adele Marini

Potrebbero interessarti anche...