Lars Kepler, ospite del Noir In Festival, presenterà Lazarus il 6 dicembre a Como, nella Sala Turca del Teatro Sociale.alle 18.30
Non tradisce le attese “Lazarus” di Lars Kepler, pseudonimo dei coniugi scrittori Ahndoril, uno dei quattro thriller di fine anno -con Carrisi, Costantini e Dazieri- dai quali tutti gli appassionati di genere si aspettavano molto. Il romanzo di Longanesi, così come i precedenti della serie, tutti altrettanto imperdibili, vede come protagonisti Joona Linna della polizia criminale di Stoccolma e Saga Bauer dei servizi segreti svedesi. Così come Lazaro dal sepolcro, qui a tornare in vita è Jurek Walter, serial killer che si credeva morto da anni e che invece, negli anni, ha allevato e selezionato diversi adepti. Lo scopo è unico per tutti: farla pagare a Linna, familiari e amici. Per oltre 500 pagine siamo immersi nel freddo e nella neve di Oslo e dintorni. Questo romanzo mette paura e la scrittura essenziale ma efficace, che sembra sposarsi con le gelide temperature dei paesaggi finlandesi, rende il tutto ancora più ricco di brividi. Non mancano dosi di malinconia e la descrizione di relazione umane dense. Come Connely, anche Kepler lavora molto sul rapporto padre-figlia. Un paio di cadute ci sono, un paio di passaggi, almeno, dove il verosimile sfiora l’inverosimile, ma non facciamo fatica a perdonare Lars Kepler, al netto dei piccoli errori il più significativo esponente contemporaneo -Nesbo permettendo- della narrativa di genere del Nord Europa. Longanesi, peraltro, si conferma come una delle case editrici più attente, cito a caso, Kepler a parte, Carrisi e Zilahy. Se fosse una canzone “Lazarus” suonerebbe come “Saeglòpur” dei Sigur Ros. Voto: 8 e mezzo (uno dei migliori cinque thriller 2018).
L’appuntamento con Lars Kepler è alla presentazione di Lazarus, giovedì 6 dicembre a Como
ore 18:30: Teatro Sociale – Sala Turca
