Le colpe della notte



Antonio Lanzetta
Le colpe della notte
La Corte Editore
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Cristian è un giovane nerd che ha vissuto la tragedia più distruttiva per un figlio: in seguito a una ennesima lite con lui, suo padre, il commissario Scalea, ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita. Così almeno sembra. Ma la realtà è molto più complessa e sconvolgente. Per superare lo shock di  questo duplice omicidio, Cristian vien inserito in una casa famiglia molto lontana dalla sua città e si ritrova a Castellaccio, un piccolo borgo del Cilento, dove Flavio, uno psichiatra, gestisce una piccola comunità per ragazzi problematici e traumatizzati come Cristian. Qui l’adolescente si imbatterà in fatti misteriosi e inquietanti: la scomparsa avvenuta molti anni prima di una bambina, scomparsa che sembra ancor oggi turbare e segnare la vita di diversi abitanti del paese; la reticenza delle persone intorno a lui, che vogliono proteggerlo da occulti nemici. Ma Cristian, che fino ad allora aveva evitato, per paura delle sue fragilità, le relazioni umane, chiudendosi in un mondo tecnologico fatto di amicizie virtuali e artificiali, scoprirà finalmente degli amici veri, che lo aiuteranno a svelare una verità insospettabile sulla fine dei suoi genitori, permettendogli di accedere, finalmente riconciliato con se stesso, alle soglie del mondo degli adulti.
Le colpe della notte, il nuovo romanzo di Antonio Lanzetta è molto coinvolgente e reca in sé echi di King e di Carrisi, ma l’autore non è debitore a nessuno e sviluppa in modo originale una trama complessa e ricca di colpi di scena. La vicenda si svolge su una linea temporale orizzontale, ma i numerosi flash-back, cui l’autore ricorre, contribuiscono ad accrescere la tensione e la suspense. Il paese di Castellaccio sembra essere il paradigma dell’oscurità che alberga nel fondo del cuore umano, l’atmosfera fantasmatica e spettrale della montagna che incombe sul borgo pare alludere a Inferi metaforici in cui talvolta gli uomini possono precipitare. Le colpe della notte  è il terzo di una saga che ha come protagonisti Flavio e lo Sciacallo, uno scrittore che indaga su crimini sanguinosi ed efferati, personaggi che, Flavio in particolare, diventeranno guide dello smarrito Cristian, quasi come Virgilio per Dante, e gli cammineranno accanto nel delicato e travagliato percorso della sua guarigione interiore, che Lanzetta ci descrive con notevole maestria. Così, parallelamente  all’adrenalinica vicenda della scomparsa della piccola Elena e del doppio omicidio della famiglia Scalea, procede il percorso di crescita umana del ragazzo, con i momenti esaltanti della scoperta del potere salvifico e terapeutico dell’amicizia. I ragazzi protagonisti del romanzo, gli amici di Cristian Jay-C e Orso, insieme agli inizialmente ostili Pompeo e Anna che poi si trasformeranno in coraggiosi e fedeli alleati, esprimono, novelli “ragazzi della via Pal”, una società nuova, basata sulla lealtà, sull’accettazione del diverso e sulla solidarietà, che si contrappone a quella arcaica e impregnata di viscidi segreti degli abitanti di Castellaccio. Molto interessanti risultano le digressioni antropologiche sulle origini del “male” a Castellaccio, gli accenni a un’antica antropofagia, che inseriscono nella vicenda note folkloriche ancora vive in un arcaico substrato sociale.
Tra tutti i personaggi, spicca la figura di Cristian, simbolo della fragile integrità adolescenziale e della capacità di trasformarsi e rigenerarsi dell’essere umano.

 

Donatella Brusati

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