Le cose di cui sono capace



alessandro zannoni
Le cose di cui sono capace
perdisa
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Stravagante storia di frontiera con, a fare da cornice, BakereedgePass, sperduta cittadina texana che l’esaurimento dei pozzi ha trasformato nell’ombra squallida e polverosa di quella che un tempo era un’ opulenta realtà petrolifera. Un sofferto e mai digerito complesso per un padre dominatore e arrogante ha fatto cambiare allo sceriffo Nicola Coretti il proprio nome, italiano all’origine, nel più significativo Nick Carey, l’ha portato a errare inquieto tra pulsioni amatorie maschili e femminili e a infliggere punizioni ‘corporali a dir poco bizzarre’ e assolutamente fuori legge a tutti i malviventi che gli capitano a tiro.

In una torbida atmosfera di decadenza, dove bere, ubriacarsi e suscitare risse è assolutamente di rigore, la vita monotona di un mezzo spostato quale è diventato Nick Carey, che non ha mai goduto di veri sprazzi di felicità o di gloria, sta per movimentarsi e complicarsi da un giorno all’altro.
Il suo migliore amico Rudy ha bisogno di aiuto ed è ricomparsa in città Stella, suo grande, unico amore ed ex promessa sposa, appena liberata dopo sette anni di prigione. Anche Stella si dichiara nei guai. Qualcuno ha minacciato di ucciderla. E, come se non bastasse, ciliegina sulla torta, tutto succede alla vigilia del grande rodeo annuale che porta sempre a BakereedgePass mandrie di ubriaconi e attaccabrighe, convenuti da tutto lo stato.

Una ricostruzione grottesca, fuori dalle righe e al limite della farsa quella che Zannoni ci fa affrontare nelle 152 pagine del suo Le cose di cui sono capace, una dissacrante parodia novellistica di vita americana, nel più puro stile fratelli Coen.

patrizia debicke

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