Le parole che non ti ho scritto

“Le parole che non ti ho scritto” è una nuova rubrica/esperimento di
racconti brevi (curata dal giornalista e scrittore Cristiano Governa)
che da un paio di mesi si trova sulla piattaforma online di GQ.
Abbiamo rivolto un paio di domande all’autore bolognese per saperne di più….

Perchè il titolo “Le parole che non ti ho scritto”‘?

La gente sembra aver smesso di scriversi, ma non così. Ha solo
cambiato il modo di farlo. Ormai le uniche lettere che riceviamo non
stanno nella buchetta delle lettere, bensì in una mail nella quale c’è
un link di youtube che ci conduce da qualche parte. Quel viaggio sono
le parole che non abbiamo scritto. Chi vuole ritrovarci, lasciarci,
conoscerci, o solamente raccontarci una cosa di nessuna importanza, lo
fa sempre più spesso col linguaggio di internet.  Noi raccogliamo
quella sfida e vogliamo provare a sfruttare le possibilità che
internet offre alla letteratura, ed in particolare alla short story.
Cosa può offrire la rete al racconto breve? Le immagini, i suoni.
L’idea è allora quella di far reagire una piccola short story con le
suggestioni audio/video nascoste nel mare di youtube e vedere cosa ne
viene fuori. “Letteratura da ballo”, io l’ho definita così.

Cosa c’è di “giallo”  – nei tuoi racconti – che potrebbe interessare i
lettori di Milanonera?

In alcuni di questi c’è un elemento fondamentale della narrativa di
genere; l’imprevisto.
Ricordo una serie tv che si chiamava appunto “Il brivido
dell’imprevisto” nella quale il meccanismo di paura non era
necessariamente innescato da un omicidio, bensì da uno strano
imprevisto/contrattempo che depositava sulla storia una luce sinistra.
L’ultimo racconto ad esempio, narra di uno stalker inesperto che si
imbatte in una “vittima” un pò particolare…
Il link: http://leparolechenontihoscritto.gqitalia.it/2012/02/21/iggy-pop-e-lo-stalker-timido/

redazione

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