Libri per ragazzi: La scimmietta detective – Brian Selznick e David Serlin

Brian Selznick e David Serlin
La scimmietta detective
Mondadori

“La straordinaria invenzione di Hugo Cabret” di Selznick fu a suo tempo un piccolo capolavoro nell’intreccio e nel mirabile equilibrio di immagini e parole: un graphic-novel per ragazzi, un thriller, un mystery, un cine-romanzo con disegni in bianco e nero, a carboncino, pastosi, che scorrono come fotogrammi di un film muto, in un singolare incrocio/alternanza dei due codici, scritto e visivo. Non a caso Scorsese ne trasse un film di potente visionarietà, compreso un piano-sequenza di disegni animati di straordinaria intensità emotiva e magistrale costruzione narrativa.
“La scimmietta detective”, libro a metà tra albo illustrato e graphic novel, conserva il tratto del disegno unendolo a parole scritte con caratteri molto grandi, spesso una sola parola a pagina, per offrire ai piccoli un’occasione piacevole per una prima lettura. Anche ai più piccoli con l’amorevole complicità dell’adulto che legge ad alta voce e suggerisce che cosa osservare indicando o invitando a cercare cose e dettagli. Una scimmietta indaga su cinque casi di sparizioni: gioielli, una pizza, un naso, un’astronave…Ogni indagine ha un andamento ripetitivo: la scimmietta cerca gli indizi con una grossa lente, prende appunti, fa uno spuntino (o un sonnellino), si mette i pantaloni, con grandi sforzi contorsionistici, scopre e segue le tracce e risolve il caso trovando il colpevole: la zebra, il leone, il serpente, il topino…
La struttura iterativa su cui è costruita la storia piace molto ai bambini perché conferma le loro aspettative. Soltanto nell’ultimo caso c’è una variazione, una vera sorpresa che non permette la ripetizione dei soliti comportamenti, niente lente, appunti, spuntino, pantaloni, e niente spoiler. E’ un giallo? Certo che lo è, a misura di un cucciolo di lettore come la piccolina investigatrice.
Da 6 anni da soli e da 2-3 tre con l’aiuto di un adulto.