Stéphane Henrich
Processo al lupo
Biancoenero
Come spiegare a un bambino che ha appena imparato a leggere o è in procinto di farlo, però stenta e va comunque affettuosamente ma discretamente accompagnato da un adulto, che cosa è un processo per omicidio, il giudice, accusa, difesa, testimoni, attenuanti e aggravanti etc. etc.? Questo albo stampato con la font ad Alta leggibilità di Biancoenero è molto divertente e istruttivo al tempo stesso senza pedanterie e didascalismi, narrato e illustrato da Stéphane Henrich con occhio critico ma affabile e ilare. Bernardo Lupo è accusato di “agnellicidio”, di aver mangiato una tenera creatura “cruda” per giunta. Il giudice De Suinis minaccia di far sgombrare l’aula quando il pubblico di animali rumoreggia (soprattutto gli erbivori).
Si succedono alla sbarra il detective Sherlock Gufo, il perito Sigmund Asin, il testimone a difesa Sasha Cinghiale, i tre Porcellini che ricordano l’amico tanto delizioso, ma un po’ imprudente a salire in macchina con il lupo, l’altro testimone Leo Talpa che dice di aver visto tutto, ma viene allontanato dal giudice perché inattendibile. La madre ricorda “il lupetto più amabile e affettuoso che una mamma possa desiderare” (ma, come si dice, ogni scarrafone è bello a mamma soja). Purtroppo Bernardo Lupo deve ammettere di aver divorato la vittima, ma rammenta a sua discolpa i diritti della FAME. L’avvocato dell’accusa De Capriis (un caprone of course) è veemente nella sua requisitoria che conclude chiedendo la pena di morte per il reo confesso (ancora rumori in aula e minacce da parte del giudice). L’avvocato difensore Bulldog (e chi se non lui) fa del suo meglio per difendere il suo assistito.
La sentenza? Leggete il libro con un figlio, un nipote, un alunno: lui ve ne sarà grato e voi imparerete come si può parlare di cose molto complesse anche a un bambino. Svelti, però, perché sta per iniziare un altro processo alla Volpe accusata di aver mangiato la Gallina.
Da cinque anni.
