Libri per ragazzi: Delitto allo specchio – Tommaso Percivale

Tommaso Percivale
Delitto allo specchio
Piemme

La collana Giallo e Nero, erede delle storiche e gloriose Giallo dei Ragazzi e Junior Giallo, festeggia il 20° numero con un titolo che ne echeggia uno della Christie e in cui ci si immerge (anche un adulto) senza poterne uscire. Per vari motivi. Per l’ambientazione: in un collegio femminile sulle Alpi, progettato da un geniale e stravagante professore milionario come un perfetto meccanismo, costellato infatti da 360 orologi di ogni foggia, misura e arte, ora però tutti scordati, allentati, impazziti, il cui ticchettio e scampanellio asincrono è una colonna sonora sgangherata, in un presente un po’ vintage, seppiato, dove si sviluppano dinamiche ora esilaranti e ora drammatiche tra allieve e anche adulti.

E per i personaggi, disegnati e congegnati con precisione e nitidezza da orafo, a partire da Tobias, 14 anni, orfano, ladruncolo, vagabondo, conoscitore di riformatori, ma esperto provetto nell’arte dell’orologeria, assunto per rimettere ordine, malgrado la fedina penale. Le studentesse: Penelope legge libri di criminologia, Brianna sveglia come un cinghiale tra le pecore continua a scappare, Sibille brilla di luce naturale con la grazia di un cigno, un’Ombra si aggira furtiva di notte. Nemmeno gli adulti scherzano: l’arcigna governante – “la Generalessa” – nasconde qualcosa in un armadio, il prof d’Arte bello ed elegante fa innamorare le ragazze, la prof di Postura e ginnastica atletica e volitiva, ma tutti celano qualcosa e ne cercano qualcun’altra. 

Una ragazza viene massacrata sulla testa e in volto con uno specchio di bronzo di 5 kg; Tobias che ha assistito al delitto di nascosto subito dopo la rivede viva. Un ispettore tronfio e vanitoso individua subito il colpevole – Tobias, chi se no? – che però si rifugia nei passaggi segreti del castello, spia, origlia, indaga raccoglie indizi. Non finisce qui: ci sono traffici d’opere d’arte false e vere, un’agente infiltrata, la camera di una studentessa che è la copia identica di quella della morta; ma chi è stata uccisa e soprattutto chi è l’Ombra? Percivale tende la corda fino all’ultimo. Bravo.
Da 11 anni

    

Fernando Rotondo

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