Libri per ragazzi: Invito a Westing House – Ellen Raskin

516RcKJfdQL._SX331_BO1,204,203,200_Ellen Raskin
Invito a Westing House
Piemme

La collana Giallo e Nero (Piemme) prosegue nell’interessante scelta editoriale di alternare novità a titoli ancora validi della gloriosa Junior Giallo (Mondadori), come in questo caso, anche se talora personaggi e situazioni appaiano un po’ datati. Turtle (così chiamata per il faccino da tartaruga), tredicenne intelligente e intraprendente, anche finanziariamente, la notte di Halloween per una scommessa entra nella casa di Sam Westing disabitata da anni e trova il cadavere del proprietario (è proprio lui? è davvero morto?). Sedici abitanti del prospiciente palazzo, tutte persone normali apparentemente senza legami col defunto, vengono convocati per l’apertura del testamento. Alcuni non sono quello che dicono di essere o sembrano, ci sono Turtle e gli amici e una giudice nera, ma anche un allibratore e un bombarolo (nascosti) e un assassino (forse).
La lettura del testamento dà avvia a un giallo classico alla Christie che ricorda molto i Dieci piccoli indiani. Il meccanismo è quello di una partita a scacchi in cui viene dettata una mossa dopo l’altra che semina nuovi indizi che al passo successivo vengono smontati. In sintesi, il testamento dice che Westing è stato ucciso da uno degli eredi (presunti), lui sa chi è stato, l’eredità di 200 milioni di dollari andrà a chi scoprirà l’assassino. A questo punto il romanzo si trasforma in un legal thiller alla Perry Mason con Turtle avvocato d’accusa davanti alla giudice. A poco a poco aggallano segreti inconfessabili, panni maleolenti, scheletri nei muri. Chi è davvero Sam Westing: un miliardario che rubava le idee, sfruttava gli operai, licenziava i sindacalisti e cerca ancora vendette o un benefattore annichilito dal dolore per le disgrazie patite? L’ultimo capitolo, Cinque anni dopo, ritrova un clima di serenità nel palazzo. La forza del racconto, oltre che nell’indagine e nel processo, malgrado il meccanismo a volte un po’ farraginoso, risiede anche nell’umorismo (irresistibile l’apertura del testamento) e nei personaggi ben caratterizzati con tratti incisivi.

Fernando Rotondo

Potrebbero interessarti anche...