Libri per ragazzi: Villa Mannara – Laura Orsolini

Laura Orsolini
Villa Mannara
Pelledoca

Roberto Montroni, ex direttore delle librerie Feltrinelli e del Centro per il libro e la lettura, nel suo recente libro di saggezza libraria L’uomo che sussurrava ai lettori esprime grande fiducia nelle librerie per ragazzi anche se in piccoli paesi, ma con un servizio competente e appassionato. Sembra il caso della libreria Millestorie di Fagnano Olona (che, senza offesa, ho dovuto cercare sulla mappa), la cui libraia è l’autrice di Villa Mannara, così chiamata da Federico e Driss per il tetro aspetto e l’inquietante ululato di lupo (o latrato di cane? non stiamo a sottilizzare) che risuona nelle vicinanze. I due sono quasi naturalmente diventati amici il primo giorno di scuola in I media perché entrambi soli, per motivi diversi: il primo ha perso il padre per un incidente d’auto e stenta ad accettare il nuovo compagno della madre, il secondo è di famiglia marocchina anche se nato in Italia.
Non è però il solito romanzo di integrazione interculturale, bensì un vero e proprio giallo che inizia con il rapimento di una innocua vecchietta. Quando il pallone finisce proprio nel giardino della villa, dove in passato sono avvenuti terribili fatti di sangue e aleggiano leggende di fantasmi, i nostri tentano un’incursione notturna con adeguata attrezzatura: torce, palette, zappette, macchina fotografica rosa (della mamma di Fede), pistole a elastico, busta di bresaola (non di prosciutto perché Driss è musulmano) per ammansire il temibile lupo o cane, spray al peperoncino, aglio per streghe o vampiri, sacchetto e pinzette per reperti. Non è la sola nota comica: giunti al momento topico, Fede: “Andiamo?”, Driss: “Aspetta, devo fare pipì”. Ma nel giardino pieno di buche sospette ricoperte di terra li attende una spaventosa realtà: precipitano dentro un buco profondo, un bunker scavato durante l’ultima guerra (niente spoiler, è scritto nel risvolto di copertina, che, tra l’altro, è bellissima: una mappa con tanti campi di calcio e la villa). Il finale ribalta tutte le aspettative, come in ogni giallo che si rispetti. Infine, arriva la cavalleria, cioè i carabinieri, ma il merito dello scioglimento del mistero è tutto dei ragazzi.
Da 11 anni. 

Fernando Rotondo

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