Libri per ragazzi: Il bambino detective – Ulf Stark

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Il bambino detective
Iperborea

Iperborea è la casa editrice che ha fatto conoscere in Italia la grande letteratura del Nord Europa, non solo scandinava, e recentemente ha varato pure la collana di gialli Ombre. Due anni fa ha aperto le pubblicazioni anche all’infanzia con i Miniborei, tra i quali spicca la serie di Ulf Stark che vede protagonista un piccolo e ingegnoso di nome proprio Ulf, che ora nella terza puntata vuole fare il detective. Come mai?
“Di colpo Stureby brulicava di detective privati. Mio fratello e i suoi amici scorrazzavano con la lente d’ingrandimento…Si inginocchiavano e cercavano impronte…e prendevano appunti sui loro taccuini. A volte pedinavano i tipi loschi” è l’incipit del racconto. Lo scacciano via e lo deridono come un poppante frignone e citrullo quando chiede di partecipare. Il nostro eroe però non demorde e decide di mettersi in proprio per far vedere il suo valore. Prima cerca di recuperare gli oggetti preziosi rubati dalle gazze ladre arrampicandosi su un pino, dove però trova nel nido solo delle uova e viene messo precipitosamente (alla lettera) in fuga da mamma gazza. Poi, mentre si aggira meditabondo simil-deerstalker in testa e pipa di papà in bocca, ha un’idea ingegnosa: nasconde la sua fiammante bicicletta nuova nel bosco sotto rami e foglie, dopo aver lasciato impronte di stivali lungo il percorso da casa al nascondiglio, camminando all’indietro nel tornare, e aver seminato falsi indizi.
Ulf il mattino dopo urla e singhiozza al furto, ma poi trionfalmente guida papà e fratello seguendo la pista fino alla bici. “Sei un vero detective – dice il padre orgoglioso e felice – Hai fatto il ragionamento giusto. Sei proprio…” ‘‘…un citrullo”, risponde Ulf. “No, un genio”. Ma quando Ulf chiede al fratello di far parte dell’agenzia investigativa, questi risponde di sì: “Però adesso non siamo più detective. Domani facciamo motocross con le bici”. Fantasia, tenerezza, allegria, umorismo sono gli ingredienti di una divertente operina della serie non è mai troppo presto. Da sette anni.

Fernando Rotondo

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