L’incanto del pesce luna è la storia di Gonzalo, un uomo come tanti. Da ragazzo incontra la donna della sua vita, la sposa e con la nascita della figlia, costruisce una famiglia, bella, felice, sembra che niente possa sconvolgerla. La famiglia però deve essere mantenuta e quindi Gonzalo lavora. Non un lavoro ordinario, bensì è cerimoniere per una società di cremazione. Si occupa di seguire le esequie, celebrare il funerale, occuparsi della riconsegna delle ceneri una volta pronte. E’ un mestiere che lo porta a entrare a contatto con il dolore più grande, con l’elaborazione del lutto e sviluppa una forte empatia con i famigliari del caro estinto. Un lavoro non proprio ordinario, ma nel quale si sente a suo agio e svolge con immancabile professionalità. Tutto scorre tranquillamente nella vita famigliare e professionale di Gonzalo, fino alla malattia della figlia. Malattia inspiegabile, incurabile che riduce la bambina in uno stato vegetativo.
Proprio nel periodo più buio che un padre possa vivere viene avvicinato, in virtù della sua funzione di cerimoniere, da un esponente di una ricca famiglia, molto in vista, che gli propone di entrare in servizio per esaudire i bisogni della signorina Marisol, una vecchietta piccola, delicata, costretta a letto ma che necessita di mangiare carne umana. Gonzalo quindi ne diventa il “curatore”: sceglie le vittime, le prepara per i convivi nella grande casa, ripulisce gli ambienti quando tutto è finito. Professionale, come sempre. E con uno stipendio che gli consente di ricoverare la figlia nella più lussuosa clinica per lungo-degenti.
Ade Zeno scrive un romanzo dalle tinte forti, disturbanti, mettendo a nudo le paure ancestrali, con una scrittura cinica e crudele. Strazia Gonzalo nell’anima, ponendolo costantemente di fronte alla moralità persa per esaudire i desidera di un’antropofaga. Un lavoro che tiene segreto a tutti, non ne parla con nessuno, distrugge per sempre il suo matrimonio, mentre la sua anima viene divorata sempre di più. Ma è anche un romanzo tenero, dolce, quando Gonzalo si rapporta con la figlia. Non le fa mancare le cure migliori, la va a trovare tutti i giorni, le parla, le fa ascoltare la musica, con l’unico desiderio di riuscire a strapparla da quel sonno infinito. L’amore del padre per la figlia trasuda dalle parole scritte da Ade Zeno, in contrapposizione alla crudeltà e malvagità che ha inghiottito un uomo che è sceso a patti con il suo lato più oscuro. Un romanzo non certo per tutti, ma per chi saprà leggerlo oltre le parole, è un romanzo che scuote l’anima.
Ade Zeno – L’incanto del pesce luna
Lucia Cristiano
