Anime e all inclusive oltre il noir.
Se è Sventurata la terra che ha bisogno di eroi, ormai il mondo è condannato e nemmeno i nostri supereroi sono in grado di salvarci. Da qualche parte nella storia abbiamo scambiato un relativo periodo di abbondanza di pochissimi per l’inizio di una vacanza di massa All Inclusive. Chi più chi meno, come dei bambini, eravamo convinti che bastasse un lenzuolo sulle spalle per iniziare a volare come Superman. Per raggiungere più in fretta le stelle e abbandonare il fango in cui razzolavamo, abbiamo fatto precipitare il passato e reciso gli ultimi tenui legami con la Natura ma – per ogni metro guadagnato in altezza – la nostra anima è diventata il cibo preferito delle vertigini.
Non è possibile restare sospesi in eterno, prima o poi tutto cambia. Torneremo con i piedi per terra o riusciremo ad arrivare al settimo cielo?
L’isola delle anime di Piergiorgio Pulixi è un noir ambientato in Sardegna, una terra che l’autore conosce molto bene non solo nei luoghi ma soprattutto nell’anima. Anche questo nuovo romanzo non è soltanto un montaggio di sospetti, prove e poliziotti ma c’è qualcosa di più. Si tratta di una dimensione spirituale e metafisica che non è esposta come un saggio filosofico o una tesi per convincere il lettore, ma è una presenza che travolge i personaggi e alimenta il mistero attorno ad alcuni omicidi.
Per motivi differenti, le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce sono state scelte per avviare la sezione casi insoluti ma prima di iniziare a indagare su vecchi casi di omicidio, oltre a dei fascicoli ingialliti e un ufficio nello scantinato ereditano l’ossessione dell’Ispettore Capo Moreno Barrali per alcuni delitti rituali avvenuti nel ’75 e nell ’86.
Nonostante l’impegno, sembrano non esserci abbastanza elementi per riaprire le indagini e scoprire chi e perché abbia scarnificato due donne senza identità su degli altari in due diverse aree nuragiche. Prima della definitiva archiviazione l’assassino torna a colpire, legando un passato lontano a un presente insondabile in cui i colpevoli non sono sempre nascosti da una maschera taurina.
Sospesi tra un recupero delle tradizioni del passato e la necessità di progredire, i protagonisti sono obbligati ad affrontare i propri limiti e misurarsi con un silenzio carico di significati e privo di risposte definitive.
Con l’isola delle anime Piergiorgio Pulixi ha scritto un noir con uno sguardo crudele verso il presente ma è stato in grado di andare oltre i confini e i limiti del genere.
Mercoledì 17 luglio, assieme a Manuela Barban di Crack Rivista, avrò il piacere di moderare l’incontro con Piergiorgio Pulixi. Vi aspettiamo numerosi a Svincoli. L’appuntamento è per le 19:30 a “La notte dei lettori viventi” presso l’ex cimitero di San Pietro in Vincoli, Torino.
Mirko Giacchetti
