Lo stato di Dio



Silvia Di Giacomo
Lo stato di Dio
Foschi Editore
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E’ un’Italia dei secoli bui quella che si affaccia dall’intenso romanzo di Silvia di Giacomo, un’Italia piombata in un futuro prossimo e retrivo in cui uno stato confessionale, lo stato di Dio appunto, in nome dell’osservanza ai più rigidi canoni della fede cattolica, ha spazzato via ogni libertà e negato ogni dialettica.
I colori della tarda primavera del 2031 non bastano a rischiarare una cupa atmosfera alla Blade runner: da tre anni, Bologna e l’Italia tutta sono governate dal Nuovo Stato Pontificio e dal suo regime di drammatica restaurazione, salito al potere in virtù della paura che una lunga stagione di attacchi terroristici da parte dell’Isis e degli estremisti islamici hanno scatenato, culminando infine nell’uccisione dell’amato Papa Francesco II. Il nuovo governo ha spazzato via la costituzione repubblicana e varato una nuova Costituente che proibisce qualunque libertà in contrasto con gli insegnamenti evangelici.
Per chi trasgredisce: carcere, isolamento e lunghi percorsi di riconversione all’ortodossia cattolica, costellati di pene corporali e condizionamenti psicologici, fino alla pratica di esorcismi.
Sullo sfondo di questo scenario apocalittico ma ahimè abbastanza futuribile, si muovono alcuni intensi personaggi, colpevolmente diversi agli occhi del nuovo regime, che proprio nella drammaticità degli eventi dovranno trovare il coraggio per opporsi alla negazione della libertà.
Silvia Di Giacomo firma un potente fantanoir, in cui non è difficile riconoscere le conseguenze delle nostre paure più radicate: in primis il terrorismo di matrice islamica, poggiato su una fede che tutto giustifica in nome dell’affermazione del suo dio, ma anche il dilagare dell’odio razziale, scaturito appunto dalla paura del diverso, e l’impossibilità di nutrire una speranza di pace a fronte di uno spirito ubiquitario aggressivo e violento, sempre più dilagante. Uno scenario, per utilizzare le sue stesse parole, in cui “la storia corre veloce verso uno dei tanti baratri che l’uomo stesso sta progettando per il proprio genere”.
I personaggi che vivono nelle sue pagine finiscono per acquisire forza proprio nell’accettazione di limiti e diversità: il giudice Matteo De Rossi, ricusato dal suo incarico al tribunale per le indagini preliminari perché in disaccordo con i dettami del nuovo regime temporale, imprigionato e torturato, trova la forza di sopravvivere all’orrore individuale e sociale grazie all’amore proibito per Sara, che fino al loro incontro era riuscita a esorcizzare una realtà per lei troppo dolorosa solo attraverso la punizione del suo corpo.
E così in una narrazione a coppie che procede, accorata e intima: Angela e Davide, Andrea e Ruggero, Aida e Ivan, Roberta e Rita. Tutti diversi per il nuovo regime, tutti fuori regola: amanti clandestini, compagni omosessuali, fuggiaschi per il colore della pelle o per l’insofferenza a vincoli che nulla dividono con i sentimenti. Tutti che trovano momentaneo sollievo, o forza residua per coltivare una speranza, nella Terra di mezzo, il casolare dei nonni di Sara, “la zona povera, sottopopolata, depressa, con le strade incastonate tra due alti fossati, ricordo delle antiche valli che vi proliferavano”, dove non ci sono posti di blocco e per qualche ora ci si può illudere che sia sopravvissuta la libertà di amarsi.
Un romanzo attraversato da una vena erotica intensa e vitale, che non si limita alla sfera sessuale ma investe ogni aspetto della quotidianità, finendo per costituire un valido antidoto a ogni brutale e fuorviante manicheismo.
Un romanzo infine che, dietro i toni avvincenti di un’opera di intrattenimento, leva una distinta voce di denuncia contro i rischi di un immobilismo ideologico camuffato di salvezza, foriero di un medioevo prossimo venturo in cui davvero dalla paura potrebbe derivare una censura cieca e, con essa, la negazione a ogni diritto di libertà.

SILVIA DI GIACOMO, classe ’74, vive e lavora come gemmologa a Bologna. Esordisce nel 2015 con il racconto Autoritratto all’inferno pubblicato sull’antologia Cadute, edita da Fernandel. Lo stato di Dio è il suo romanzo d’esordio.

Giusy Giulianini

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