L’ombra del potere – Viveca Sten



Viveca Sten
L’ombra del potere
Marsilio
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Non lasciatevi ingannare dal prologo di questo romanzo, perché fa parte di una serie di colpi di scena che si chiariranno nelle ultime pagine. Il thriller della Sten segue i dettami dei gialli nordici: denuncia sociale, fini caratterizzazioni psicologiche dei personaggi, paesaggi idillici in cui il male irrompe sulla scena dopo essere stato acquattato a lungo. Nella ridente cittadina costiera di Sandhamn arriva, con la moglie, i due figli e la baby sitter, Carsten Larsson, ricco e giovane milionario rampante che vive a Londra, intenzionato a trascorrere le estati a Fyrudden, un luogo bucolico e pieno di pace, dove costruisce una villa lussuosissima, che gli attira subito le ire e le invidie degli abitanti. Del tutto comprensibili, perché il rapporto di Carsten con le regole è molto fluido, di conseguenza vincoli ambientali, rispetto della quiete e altri ammennicoli simili possono essere facilmente superati con una buona dose di tracotanza e una massiccia quantità di denaro. Ma a Carsten non basta neppure la ricchezza che possiede, da buon arrampicatore sociale insegue un affare che potrebbe garantirgli di trascorrere il resto della vita nel lusso più sfrenato. Dimenticando, però, che i suoi interlocutori, stavolta, non sono i pacifici, o quasi, abitanti di Sandhamm, bensì squali della finanza russi, che di scarso rispetto delle regole se ne intendono più di lui. Fermiamoci qui, lasciando al lettore il piacere di essere coinvolto nel tourbillon di peripezie che scuoteranno la vita di Larsson e dei suoi concittadini.
C’è da imparare molto sulla società svedese e sull’economia iperliberista attuale leggendo questo romanzo. La Sten, con stile apparentemente leggero ci conduce in un mondo scisso: da un lato le consuetudini di Sandhamn, ataviche e condivise, che si trasformano in rigide leggi non scritte per gli estranei, un mondo quasi spaventato dalla rapidità dei cambiamenti sociali e culturali, convinto che occorra rivolgersi al passato per fuggire l’ansia del presente e la preoccupazione del futuro. Dall’altro lato c’è il mondo che si muove sulle velocità urbane dei grandi centri finanziari, come Londra e Mosca, un ambiente spesso popolato da individui senza scrupoli, assetati di denaro e potere, per il quale sono disposti a scavalcare qualunque ostacolo si frapponga tra loro e le loro brame.
A parte la difficoltà, per il lettore che non conosce la serie del detective Thomas Andreasson (da cui è stata tratta la serie televisiva Omicidi a Sandhamn),  di districarsi nelle pagine iniziali tra i numerosi personaggi che la Sten mette sulla scena, L’ombra del potere risulta di coinvolgente lettura, mettendo in scena protagonisti nelle cui insicurezze è facile riconoscersi, dei buoni umanissimi e realistici, come il poliziotto deluso dai tagli statali alle forze dell’ordine, dall’eccessiva burocratizzazione del suo lavoro, eppure disposto a mettersi in gioco ancora per difendere la giustizia e la sicurezza del suo prossimo. Forse è questo il punto di forza di questi gialli, un mondo popolato da personaggi comuni, da passioni che tutti abbiamo vissuto, in cui all’improvviso il male interviene con l’ intensità e l’attrazione che parole come potere, ricchezza, successo portano sempre con sé.

Donatella Brusati

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