Lorenzo Malerba e la villa dei misteri – Angelo Basile



Angelo Basile
Lorenzo Malerba e la villa dei misteri

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Lorenzo, un ragazzo di diciassette anni con un dono particolare che ha a che fare con il soprannaturale; un piccolo paese della Sardegna; l’estate e un passato sepolto che ritorna con i suoi fantasmi; una villa disabitata in stile Liberty. Queste le componenti essenziali di questo romanzo di Angelo Basile.
La vita di Lorenzo scorre lenta, adagiata su un’estate pigra e senza particolari accadimenti, a Cala Gonone sulla costa orientale della Sardegna dove i genitori lo hanno mandato a trascorrere le vacanze a casa di parenti che lui non conosce affatto. 
Scorre lenta, la vita, piena di giorni di strana quiete, fino a quando dal fondo del mare riemerge qualcosa cha farà tornare alla luce una segreta storia d’amore tra un pittore ed una giovane contessa durante la seconda guerra mondiale. 
Lorenzo, attraverso il suo dono, diventa il canale di comunicazione tra quel passato ed il presente, e le sua avventure – compresa l’attrazione per una strana ragazza – si aggrovigliano sempre di più con la matassa di vicissitudini di quella storia del passato, condita – oltre che dei due amanti – di un ufficiale nazista, di un industriale autoritario e di un assassino fascista. 
Il luogo che racchiude tutto questo è la grande villa disabitata che dalla collina domina il piccolo paese.
Una avvincente storia del passato si mescola, quindi, con una altrettanto avvincente storia del presente. 
L’autore, con abilità, fa viaggiare il lettore in due piani temporali, narrando di mistero, d’amore,  di accadimenti storici e di tragedie. 
L’ambientazione che domina il romanzo è caratterizzata da paesaggi naturali che lasciano senza respiro. Una natura selvaggia, tipica di certe zone della Sardegna, che, insieme alle tradizioni, ai segreti e alle credenze di questa regione,  rende il clima della storia pieno di quella giusta quantità di suspence necessaria per non annoiare mai il lettore. 
Infatti le due storie, una del presente e una del passato, confluiranno nell’epilogo, in maniera fluida e mai banale, fino alla scoperta del mistero. 
La lettura è piacevole e il lettore si sente incuriosito e mai abbandonato. 
La scrittura semplice, perché le esagerazioni linguistiche servono a poco e spesso distolgono senza nulla dire, lascia a chi legge tutto ciò che occorre per seguire la trama, e leggendo, ci si ritrova sempre nel posto giusto: in quello spazio e in quel tempo dove l’autore vuole farti stare. E poi c’è l’incanto del mare, che assorbe i pensieri ed evoca misteri…
È un giallo insolito, questo libro di Basile, con una struttura solida e una trama appassionante.
Un giallo che non conosce cedimenti narrativi, neanche nel racconto storico, frizzante e ben congegnato. È un’analisi della coscienza, spesso profonda come il mare. Un navigarci dentro a vele spiegate, lasciandosi trasportare dal vento a favore e raccogliendo i relitti che la corrente mette sul proprio cammino. 
Ed è come un relitto,  il mistero da scoprire. Come un pezzo di legno, portato a riva dalle onde, che solo apparentemente non racconta nulla. 
Ma raccoglietelo, quel pezzo di legno, fatelo vostro. Pulitelo, apritene i nodi e troverete ciò che il tempo aveva nascosto. 
Il protagonista Lorenzo Malerba, attraverso le parole del suo creatore, raccoglie ciò che il mare riporta ad oggi dal passato e che nessuno oserebbe raccogliere. E vede, con gli occhi della sua anima, ciò che nessuno vede. 
Da leggere, accompagnato da un bicchiere di Cannonau di Sardegna!

Brunella Caputo

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