L’ultimo respiro del corvo. L’omicidio Caravaggio



Silvia Brena, Lucio Salvini
L’ultimo respiro del corvo. L’omicidio Caravaggio
Skira
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Da una parte un Vaticano corrotto, pieno di intrighi, segreti, e di uomini senza nessuno scrupolo; dall’altra un genio assoluto della storia dell’arte mondiale, Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, pittore che ha rivoluzionato la tecnica e l’espressione del dipinto e che ha fatto innamorare della sua arte decine di generazioni. In mezzo un mistero lungo secoli che forse cela i nomi dei suoi assassini e che getta un’ombra di inquietudine e crudeltà sul luogo più importante della cristianità.
Nel 1610 Caravaggio dipinge il Martirio di sant’Orsola, opera commissionata e destinata al ricchissimo armatore Doria, ma il pittore sembra ne faccia una copia identica dove cela i nomi degli assassini che gli toglieranno la vita e la fa partire per un altro luogo, che rimane segreto. Un mistero offuscato nelle nebbie del tempo e che rischia di mettere in grande difficoltà il Vaticano anche adesso. Un arcano che Dante Hoffman, critico d’arte colto, impavido, omosessuale e ipocondriaco decide di svelare, anche mettendo seriamente a repentaglio la propria esistenza e andare a scoperchiare secoli di corruzione, malaffare, delitti e segreti ben custoditi sotto la cupola di san Pietro. Una indagine mozzafiato che parte da uno dei quesiti più importanti di tutto il romanzo: Caravaggio è stato davvero assassinato? E da chi?
Con una costruzione a metà tra la narrazione classica e i ricordi di vita appartenuti allo stesso Caravaggio, L’ultimo respiro del corvo è un giallo coinvolgente che parte dalla vita un artista unico e straordinario e prosegue con il presentare ai lettori un personaggio altrettanto originale e incomparabile. Hoffman è il controcanto perfetto del Merisi. Ha tutti i difetti che di solito i lettori amano nei protagonisti dei romanzi gialli e che rendono l’azione più vivida e reale. Il romanzo di Silvia Brena e Lucio Salvini è frutto di un lavoro di documentazione e studio meticolosi e si vede in ogni pagina che scorre e questo lungi dall’essere un difetto rende, se possibile, ancora più credibile la trama e l’intero racconto. Con una scrittura lineare ma decisa e uno stile che cattura fin dalla prefazione. Una vera delizia per i lettori di questo libro e per gli appassionati del genere che potranno godere, così, di un interessantissimo romanzo dove i colpi di scena si susseguono senza tregua e i salti temporali sono di una assoluta fascinazione.

 

Antonia del Sambro

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