Siena 23, all’anagrafe Debora Camilli, attraversa Roma a bordo del suo taxi. Scarrozza turisti appena approdati nella Città eterna e businessmen con la ventiquattrore. Taxista non per sua scelta. Ha infatti vinto il concorso per diventare vice-ispettore di polizia, ma la morte improvvisa del padre e la necessità di mandare avanti la famiglia le lasciano in eredità la licenza di taxista. Proprio in una delle sue giornate lavorative, si imbatte nel ritrovamento di un cadavere nel cassonetto dell’immondizia. Curiosa come una scimmia, segue il suo istinto poliziesco e si insinua sulla scena del crimine, ne vuole sapere di più. Sul posto trova l’ispettore Raggio, già conosciuto in una precedente indagine, per il quale nutre un forte interesse che va oltre il professionale. Il morto è un ragazzo di colore ed è stato assassinato. Decisa a scoprire la verità Siena 23 inizia la sua indagine. Seguendo la sua natura di poliziotto mancato, curiosa e sfrontata come poche, Debora entra in contatto con il mondo dei senzatetto e degli immigrati clandestini, dove una guerra tra poveri per un letto e un pasto caldo sembra essere la base da cui è scaturito il delitto.
Nora Venturini, con Lupo mangia cane, secondo romanzo con protagonista Siena 23. ci mostra una Roma a due facce. Da una parte la bellissima città presa d’assalto dai turisti, dall’altra la Roma urbana, con le strade trafficate e intasate, che la notte si popola di gente che di giorno non vogliamo vedere. I senzatetto e gli immigrati che mangiano alla mensa della Caritas l’unico pasto della giornata, che dormono per terra, che difendono anche a costo della vita il proprio posto in una società troppo spesso indifferente.
Debora Camilli, ovvero Siena 23, è un personaggio bellissimo. È una donna forte, caparbia, in grado di rinunciare ai suoi sogni quando alla morte del padre eredita la licenza di taxista. È passionale, perché anche se non è il suo mestiere, si sente poliziotta dentro e vuole a tutti i costi scoprire la verità . E’ generosa, con Jessica l’amica del cuore e soprattutto con Marion, piccola bambina eritrea che conosce durante l’indagine. Ma è anche sofferente e triste, per l’amore che prova nei confronti dell’ispettore Raggio, sentimento che, anche se corrisposto, non può comunque vedere la luce del sole.
Lupo mangia cane è un libro che si legge tutto d’un fiato, tiene incollati fino all’ultima pagina, non solo per il mistero da risolve, ma anche e soprattutto per i suoi personaggi pittoreschi che non si possono non amare nella loro bellissima romanità .
Lupo mangia cane
Lucia Cristiano
