Torna la coppia Ardigò – Malerba, già protagonista dei due romanzi precedenti, questa volta impegnata in un’indagine difficile e complicata, una di quelle da perderci proprio la testa. Sono infatti alle prese con il corpo di una donna decapitata gettato nel Naviglio Martesana e con un giovane perbene sgozzato in una chiesa del centro. A questi due omicidi pare anche collegarsi un caso di decapitazione ancora irrisolto. L’ombra di un serial killer cala su Milano e alcune analogie fanno persino pensare che qualcuno si stia ispirando al Mostro della Bagnera, l’omicida seriale ottocentesco che decapitava le sue vittime. Ma sarà veramente così? Tocca a Ardigò sbrogliare l’intricata matassa di una vicenda che lascerà il segno anche nella vita privata del protagonista, alle prese con un amore decisamente complicato. Lo sfondo della storia è come sempre Milano, forse un po’ troppo dettagliata la descrizione delle vie, soprattutto per chi milanese non è, ma decisamente interessanti come sempre i rimandi e i racconti misteriosi della Milano che si cela agli occhi dei più. Infatti come nei libri precedenti, anche in questo nella trama thriller si mischiano storia e esoterismo, indagini e vita privata. Una trama complessa ma decisamente godibile e intrigante, che avrebbe però sicuramente tratto grande beneficio in termini di ritmo e pathos da una sforbiciata snellente, specialmente nella prima parte e da una più accurata revisione del testo.
Mala Tempora
Cristina Aicardi
