Maschio bianco etero



John Niven
Maschio bianco etero
einaudi
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Qual è il modo migliore per sbeffeggiare la morte? Vivere la vita al massimo, sempre. Ma questo da solo non basta, bisogna anche evitare di pensare al dolore, ai rimorsi, ai rimpianti e ai fallimenti, bisogna ignorarli, fingere che non esistano. Così fa Kennedy Marr, irlandese sbruffone, egocentrico, dedito all’alcool e alle donne. E’ un uomo colto, uno che sin dall’infanzia ha sempre avuto ben chiaro il suo progetto e l’ha perseguito con tenacia. E’ un uomo di successo, ha scritto libri che hanno venduto milioni di copie dai quali sono stati tratti film e ora vive nel lusso a Hollywood facendo lo sceneggiatore. Però anche se cerchi di evitarli, i guai arrivano lo stesso: sono anni che non riesce più a scrivere un libro e sta per ricevere una stangata dal fisco. La soluzione ai suoi problemi arriva inaspettata, ma non senza qualche conseguenza. Un premio milionario in cambio di un semestre di insegnamento in un campus in Irlanda, dove vivono una delle ex mogli , la figlia, sua madre e suo fratello. Con il trasferimento inizia la presa di coscienza del personaggio: il dolore non può essere evitato, i rimorsi e i rimpianti non sono cancellabili, sono sempre lì, pronti a fare capolino quando meno te lo aspetti. Kennedy incarna la crisi di mezza età, quella di un uomo che ha sacrificato il talento al business, quella di uno che per perseguire il suo sogno ha ” offeso l’amore”, ha evitato ogni responsabilità, ha dimenticato la famiglia, tradito senza un perché due donne che l’amavano e non ha visto crescere la figlia. Per quanto tu possa ignorarla, la vita a un certo punto ti presenta il conto, che è sempre amaro. Come già in “A volte ritorno”, Niven dimostra di avere una penna acuta, tagliente e irriverente. Se nel libro precedente si faceva beffe del mondo dei mass media e della televisione in particolare, qui si lancia contro il circo hollywoodiano e gli insulsi personaggi che lo animano. Niven riesce a costruire un personaggio che seppur odioso, inaffidabile ed egoista, risulta estremamente simpatico e credibile. “Maschio bianco etero” è un libro che graffia, diverte e commuove.

cristina aicardi

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