Sono malato di romanticismo- Intervista a Matteo Strukul

61-xXrAPkVL._SX323_BO1,204,203,200_In attesa di incontrarlo a Giallo di sera a Ortona, MilanoNera ha avuto il piacere di chiacchierare con Matteo Strukul, appena tornato da un viaggio promozionale in Colombia.
Sei appena tornato dalla Colombia, che esperienza è stata? Come è lì il rapporto lettore – libro- autore?

Ho amato la Colombia. L’affetto e la profonda umanità delle persone mi ha letteralmente conquistato. Ho adorato Bogotà e la Storia della Colombia, le civiltà pre-colombiane, la parabola feroce e magnifica della sua autodeterminazione come Stato, il museo dell’oro, gli smeraldi, il caffè, il cibo sensazionale, poter mangiare frutta completamente sconosciuta (maracuja, lulo, papaya, guanabana, guayaba), freschissima, ogni mattina. E poi ritrovarmi di fronte a centinaia di persone a raccontare l’Italia del Rinascimento e a completare un firma-copie di due ore perché tante persone hanno amato i Medici, tenendoli in TopTen per oltre un anno, cosa potrei volere di più? Tornare, ecco, l’ho detto, anche perché devo assolutamente vedere Cartagena, la perla coloniale dei Caraibi. La FilBo, la fiera internazionale del libro di Bogotà stacca 800.000 biglietti in 10 giorni. Direi che ho detto tutto.

Hai compreso cosa li affascina di più gli stranieri della nostra storia?
L’ho scoperto da un pezzo: la meraviglia. Lorenzo il Magnifico, Filippo Brunelleschi, Leonardo da Vinci, Caterina de’ Medici, Michelangelo Buonarroti, come si può non essere affascinati da figure del genere? Continuerò a raccontare il Rinascimento per portare l’Italia nel mondo e per dire che non siamo solo Camorra, Mafia e ‘Ndrangheta.

C’è qualcosa di divertente che è capitato durante una delle tue presentazioni all’estero?
Una mattina sono andato allo stand di Penguin Random House, il mio editore perché volevo comprarmi un libro sulla Storia della Colombia che poi infatti ho preso. Mi hanno riconosciuto subito e mi hanno chiesto di firmare le copie dei miei libri. Lettrici e lettori erano entusiasti e abbiamo improvvisato un firma-copie lì su due piedi, a sorpresa. In un’ora ho firmato oltre duecento libri, è stato pazzesco, ancora non ci credo.

download (1)Sei tradotto in molte lingue, hai contatti con i tuoi traduttori? Che difficoltà incontrano magari nella traduzione di termini storici?
Sì sono in contatto con molti traduttori, spesso dell’Europa dell’Est: Romania, Polonia, Bulgaria, Serbia, Slovacchia ecc. Be’ credo che le maggiori difficoltà arrivino con le questioni più specifiche, faccio un esempio: su “Una dinastia al potere”, a un certo punto Cosimo è a Venezia in esilio e abita in un palazzo con i pavimenti in Terrazzo Veneziano, un marmo meraviglioso lavorato con cocciopesto che si trova solo a Venezia e in Veneto. Tutte le mie traduttrici non capivano se si trattasse di una terrazza del palazzo e a quel punto me ne chiedevano la disposizione. Ma ovviamente poi ho spiegato di cosa si trattasse e tutto è risultato più chiaro.

Mila, Lorenzo de Medici, Casanova e Michelangelo e Vlad? Mi dai un aggettivo, uno solo, che definisca ognuno di loro?
Romantica, Romantico, Romantico, Romantico, Romantico, sono malato di Romanticismo tedesco: Friedrich von Schiller, Wolfgang von Goethe, Novalis, Caspar David Friedrich, nel fondo del proprio cuore ciascuno dei miei personaggi culla l’amore, la tempesta e l’assalto, l’integrità, la volontà di combattere per un mondo migliore.

È cambiata la tua scrittura nel corso degli anni?
Non lo so, non credo, più che altro è nutrita come un demone dalle storie degli autori che amo. Sai cosa? Nel tempo mi riscopro a leggere o rileggere i classici: Dumas, Hugo, Schiller, Shakespeare, Goethe, Flaubert, Tolstoj, Stoker, Stevenson, Manzoni, Leopardi, Foscolo, Bronte, Marlowe, Ibsen, von Kleist, Strindberg, Roth… credo che per questa ragione la mia scrittura rimanga fondamentalmente coerente, costruita attraverso una costante, ribadita e attenta lettura dei classici. Ho da poco finito “La sfinge rossa” di Dumas e “Padre Sergij” di Tolstoj, per dire. Poi, certo, queste storie meravigliose si combinano con tutto l’immaginario pop di fumetto, cinema e serie tv, e con la lettura di alcuni autori contemporanei formidabili: Conn Iggulden, Tim Willocks, Patrick Suskind, Hervé LaCorre, Ahmet Altan, giusto per citare i primi che mi vengono in mente, quindi la mia scrittura è una sorta di anima meticcia, una fusione a freddo fra classico e pop ma in questo si mantiene coerente, credo.

51nrSH1UQKLHai la possibilità di cenare con un personaggio storico, chi scegli e perché?
Michelangelo Buonarroti. Per superare la paura che mi incutono le sue opere sovrumane.

Immagina un viaggio a ritroso nel tempo che ti dia la possibilità di essere testimone di un evento o di un momento epocale. Dove vai?
A Firenze, a vedere Filippo Brunelleschi mentre dirige i lavori per la costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore. E poi nella mia amata Venezia per seguire Casanova mentre evade dai Piombi.

Hai la possibilità di portare un solo oggetto moderno, Cosa porti e perché?
Non porto niente. Se devo andare nel passato mi godo l’esperienza in toto.

Fino a qualche anno fa era impensabile per un lettore interagire e commentare direttamente con l’autore il libro. Ora i social ci hanno dato questa possibilità. È positivo o negativo?Non si corre il rischio di leggere e giudicare l’autore invece del libro?
Non lo so. Di certo una persona portata a giudicare lo fa comunque. E come romanziere so perfettamente di non poter piacere a tutti. Ma sono stato fortunato, ho tante lettrici e lettori che amano le mie storie. Perciò sono contento e libero.

Qual è il tuo rapporto con i social?
Spero equilibrato.

Sei mai incappato in un hater?
Decine di volte. Che squallore.

Ti è mai capitato di ricevere recensioni palesemente “fake”?
Boh, non ne ho idea. Se qualcuno è arrivato a scrivere addirittura una rece fake su un mio romanzo mi dispiace per lui.

71hGUgX3yKL._AC_UL436_Qual è il tuo rapporto con classifiche , recensioni e dati di vendita?
Be’, ovviamente spero di poter continuare ad avere successo, di avere tante lettrici e lettori. Sono stati davvero magnifici. Per me è una festa, davvero, e se qualcuno, in passato, mi avesse detto che avrei girato il mondo per presentare i miei romanzi be’ gli avrei detto che era completamente pazzo e invece… Guarda, spero di riuscire a scrivere storie di cui essere orgoglioso e per ora è stato così. Le recensioni? La critica è sempre stata generosa nei miei confronti, quindi posso solo dire grazie.

Qual è il tuo sogno da scrittore?
Che facciano un film da Giacomo Casanova, la sonata dei cuori infranti o da Inquisizione Michelangelo.

Hai un libro feticcio, uno che rileggi spesso?
I tre moschettieri di Alexandre Dumas

Per chiudere ti chiedo una dedica per i tuoi lettori…
Grazie infinite per aver letto e leggere le mie storie. Ricordiamoci sempre di celebrare la bellezza, l’arte e la cultura della nostra amata Italia.

MilanoNera ringrazia Matteo Strukul per la disponibilità.

60299976_422317475013151_705882487892475904_n (1)Ricordiamo che Matteo Strukul sarà uno dei grandissimi ospiti del Festival
Giallo di Sera a Ortona
Ortona (Ch) dal 21 al 23 giugno 20019
Matteo Strukul incontrerà il pubblico domenica 23 giugno alle ore 18.30 nella piazza del Teatro Tosti. Modera Romano De Marco
Qui il link per il programma completo.
Per informazioni su eventi e ospitalità a Ortona: giallodisera.ortona@gmail.com

Cristina Aicardi

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