Il messaggero dell’alba



Francesca Battistella
Il messaggero dell’alba
Scritture&Scritture
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Ne “Il messaggero dell’alba” ritornano i protagonisti de “La stretta del lupo”. Abbandonato momentaneamente il lago d’Orta, li ritroviamo in villeggiatura nella splendida Massa Lubrense, intrappolati loro malgrado nell’organizzazione di un festival letterario. Evento che avrebbe dovuto rappresentare un piacevole diversivo, ma che in breve si sviluppa in qualcosa di assolutamente imprevisto e macabro, coinvolgendo i protagonisti in un sanguinoso caso di cronaca. Ci si trova a fare i conti con due scrittori e una blogger barbaramente uccisi, un serial killer ancora in libertà e una inconsueta arma del delitto. Il tutto fa presupporre che la mano del killer sia mossa dal desiderio di vendetta e la sua ombra non tarda ad allungarsi minacciosa anche sugli ospiti del festival. Una lettura “colorata” perché alle atmosfere del giallo e del noir si aggiungono momenti di leggerezza e allegria con i simpatici confronti tra Alfredo e Angela, Carmelina e Moussa. Un’alternanza che non fa calare certo il ritmo e la suspense, ma che al contrario regala ancora più vigore e verosimiglianza a una narrazione che per me possiede il grandissimo pregio di non perdersi in dettagli e digressioni inutili. Una storia che affronta e affonda la penna nelle ombre del mondo editoriale irto non solo di difficoltà, ma anche di tante malignità e invidie. Si alza il velo su alcune pratiche non solo poco ortodosse, ma purtroppo anche abbastanza comuni di alcuni personaggi che sfruttano il desiderio di scrivere degli aspiranti scrittori, proponendo valutazioni e recensioni a pagamento, illudendo e poi soffocando sogni e aspirazioni in cambio di denaro. Non certo un libro di denuncia, ma forse di avvertimento sì.

Cristina Aicardi

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