MilanoNera Mag: La Milano della mala – il pdf sfogliabile

Anni da ricordare

A che serve passare dei giorni se non si ricordano? si chiedeva Cesare Pavese. Personalmente, quando penso alla strada fatta con MilanoNera trovo subito la risposta: servono a crescere, a migliorare, a sentirsi vivi.
Cinque anni di presenza sul web e, con questo nuovo numero, tre in formato cartaceo, sono un bel percorso. Ma anche una ripartenza: nuova grafica, nuova linea editoriale, nuove idee. Innanzitutto ogni numero di MilanoNera Mag, da ora in avanti, sarà monografico e affronterà quindi un unico argomento per volta. Abbiamo deciso di cominciare con la Milano della mala parlando di Scerbanenco, padre di tutti noi giallisti italiani, di poliziotteschi, di personaggi entrati nell’immaginario collettivo come il commissario Ambrosio…
Ogni numero, insomma, diventerà da collezione e da conservare. Sarà sempre gratuito e lo trovate in moltissimi luoghi: non soltanto librerie ma anche biblioteche, centri ricreativi, bar, locali, aeroporti. La cadenza del Mag sarà bimestrale con una particolare attenzione agli appuntamenti letterari più importanti come il Salone del libro di Torino o il Festivalettartura di Mantova.
Questo primo numero del 2011, infatti, esce in concomitanza con un evento cui teniamo molto: la quinta edizione del festival Nebbiagialla di cui MilanoNera è da anni l’asse portante. Un lustro è un traguardo importante per una rassegna letteraria diventata uno dei festival giallo e noir di riferimento del panorama nazionale. Trascorrere a Suzzara quei giorni di nebbia e noir permette a tutti di entrare in una dimensione quasi magica. È una sensazione difficile da spiegare ma quel senso di appartenenza, fra autori e lettori, che si crea in quelle poche ore è qualcosa che rimane, che poi ti riporti a casa; anche molto lontano visto che per assistere al festival vengono anche dall’estero: Germania e Inghilterra in primis. Il segreto penso risieda nella struttura snella della manifestazione. La città, e l’amministrazione comunale in particolare, si mettono al servizio dell’iniziativa riuscendo a rendere possibili cose che in realtà più grosse ed importanti richiederebbero il triplo dei soldi e il doppio del tempo per organizzarle. Quest’anno avremo trenta scrittori, trenta nomi importanti del panorama nazionale ed europeo visto che molti sono tradotti in quasi tutte le lingue: quanti festival conoscete che riescono a mettere in piedi una macchina organizzativa simile, considerando che Suzzara è un comune di meno di ventimila abitanti? Nessuno, il NebbiaGialla è un caso unico in Italia. Se dovessi fare una battuta direi che che siamo un po’ come gli studenti del ’68 che predicavano la fantasia al potere: ecco noi la applichiamo organizzando ogni anno il festival. La fantasia è la nostra arma in più, lo sforzo di uscire dagli schemi prefissati e di cercare nuove forme di comunicazione e di coinvolgimento. Fateci un salto se potete, ne vale la pena.
(febbraio 2011)

paolo roversi

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