Morte di un marito



Greenwood
Morte di un marito
polillo
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In America impazza l’etŕ del jazz e in Europa č il momento delle avanguardie. All’altro capo del mondo, a Melbourne, č da poco approdata una giovane aristocratica britannica stanca dell’high society inglese: caschetto nero, silhouette sottile nell’abbigliamento inappuntabile, modi eleganti e ricercati, Phryne Fisher č l’eroina di una serie di avventure create da Kerry Greenwood. In Morte di un marito, il volume seguěto a Il re della neve, Phryne si trova a dover affrontare due casi contemporaneamente: la morte di un uomo, il figlio del quale č il principale indiziato e il rapimento a scopo di ricatto di una vispa quanto pestifera bambina. Phryne č una figura ben tipizzata: un carattere forte e indipendente, per certi versi anticipatore delle femministe degli anni Sessanta, con una passione per gli uomini affascinanti e, soprattutto, per il volo che manifesta in manovre ardite e funamboliche. Colta e dall’intelligenza vivace, la protagonista č sempre un passo avanti agli avversari e in particolare dell’ispettore di polizia sempre pronto a conclusioni affrettate. Phryne mostra un’esuberanza e una sicurezza nell’affrontare gli avvenimenti che possono ricordare le maggiori figure della letteratura gialla, come Sherlock Holmes e Ellery Queen. Phryne č cardine e factotum dell’azione: comprende la dinamica degli eventi, sa scegliere quando e in che modo risolvere le situazioni enigmatiche e puň decidere cosa fare dei colpevoli, soprattutto se scorge in loro un sincero pentimento. La Greenwood dimostra come sia ancora possibile oggi scrivere un giallo che sia piů composto e lineare di un thriller e conservi l’ispirazione e il ritmo tipici di un ‘classico’. L’autrice ha inventato una donna sopra le righe; e ha avuto l’intelligente idea – un artificio certo non nuovo, ma pur sempre molto suggestivo – di trascrivere all’inizio di ogni capitolo una frase in epigrafe, tratta da classici letterari (Shakespeare, Wilde, Perrault) o da letture di svago, quasi a creare un contrappunto ironico con la narrazione che, anche per questo motivo, risulta molto gradevole alla lettura.

paolo senna

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