Nerve



Jeanne Ryan,
Nerve
Newton Compton
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A metà giugno ha fatto la sua comparsa sugli schermi italiani il film Nerve tratto dall’omonimo libro di Jeanne Ryan.
Rivolto a un pubblico di giovani adulti, Nerve è un romanzo che fa pensare e, io almeno mi auguro, dovrebbe indurre i lettori alla cautela perché descrive il possibile coinvolgimento anche di minorenni in certe provocanti trappole nell’attuale sfrontata diffusione di certi reality. Un possibile coinvolgimento che può diventare molto pericoloso perché, sia per inesperienza che per leggerezza o peggio per la ricerca di visibilità e il voler essere sempre al centro dell’attenzione, rincorrendo la fatua luce delle popolarità, potrebbe portare fino alle conseguenze più estreme.
Quindi nero su bianco e a chiare lettere per chi vuol capire, Nerve riesce a tirare in ballo un certo “marcio” attuale, di quanto siamo – e naturalmente i giovani di più – facilmente influenzabili, e soprattutto quanto spesso e volentieri si sia legati ai beni materiali (e fino a che punto disposti a fare per averli). Notorietà, successo, ammiratori, soldi, fama, è quanto gran parte della società vede per unico obiettivo, spesso senza badare, come accade in Nerve, a nessun ostacolo pur di ottenerli.
Quando, quasi per provocazione e con per miraggio il premio promesso – delle scarpe da urlo e favolosamente care – Vee decide di partecipare alla prima sfida pubblica proposta da Nerve, un gioco in diretta online, non crede che riuscirà a farcela ad andare fino in fondo. E invece la supera, riscuote successo e…, l’appetito vien mangiando, va avanti. Anche perché chiunque si nasconda dietro Nerve, l’anonima, fluida e irraggiungibile – ma con poteri sconosciuti che riescono addirittura a controllare l’etere – multinazionale con sede alla Bahmas o alle Cayman (oppure cosa diavolo è) sembra conoscere i suoi gusti alla perfezione e sapere esattamente ciò che Vee vorrebbe avere. I premi promessi sono sempre molto stuzzicanti e Ian, il partner che le hanno attribuito nel gioco, si direbbe proprio un ragazzo perfetto. All’inizio tutta sembra facile, divertente e i fan di Vee e Ian che fanno il tifo per loro, li spingono a tentare nuove sfide sempre più rischiose fino ad arrivare insieme al Round del Grand Prize che poi è uno scontro diretto con altri giocatori. Ma là, in una sala chiusa di una località segreta, la faccenda diventa presto poco chiara. Vee e Ian sono in trappola e se non riusciranno a venirne fuori dovranno giocare il tutto per tutto in un duello mortale…
Un romanzo che incuriosisce e abbastanza coinvolgente. I lettori si troveranno immersi nelle diverse possibilità della storia (e attenzione l’esito non è scontato), che offre una certa visione della cultura pop e regala un nuovo e più temibile significato alla moda dei reality. Data l’ambientazione, che a tratti sembra ritagliata fuori dallo spazio e dal tempo, richiama le avventure narrate nella serie della fantascientifica trilogia degli Hunger games.

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Patrizia Debicke

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