Dopo ” Ossa fredde” torna la psicologa forense Kate Hanson, dell’Unità delitti insoluti di Birmingham. Un cadavere viene ritrovato mummificato sotto il pavimento di un isolato capanno . Si tratta di un ragazzo scomparso molti anni prima. Sembrerebbe un cold case, ma le indagini rivelano che il killer non solo è sempre rimasto sempre nei paraggi, ma sta uccidendo ancora. La squadra investigatva dovrà far luce su vecchi e nuovi omicidi e su una rete di inganni, omissioni e tragiche verità rimaste nascoste per troppo tempo.
Un libro che risulta scorrevole, nonostante le cinquecento pagine. Rispetto al libro precedente ho piacevolmente notato una maggior attenzione alla trama e meno spazio alle teorie psicologiche che in “Ossa fredde” occupavano molte pagine e alla lunga risultavano un po’ pesanti. Qui l’autrice ha raggiunto un giusto equilibrio, privilegiando lo sviluppo della narrazione e dei personaggi e dosando con moderazione le nozioni di psicologia. Un thriller interessante con personaggi che promettono nuovi interessanti sviluppi futuri.
Niente di umano
Cristina Aicardi
