Panni sporchi per Martinengo – Intervista a Fabrizio Borgio

La redazione di MilanoNera ha il piacere di fare qualche domanda a Fabrizio Borgio, autore di Panni sporchi per Martinengo: un nuovo caso per l’investigatore privato delle Langhe, edito da Fratelli Frilli editori.

Un pranzo di Natale riunisce tutta la famiglia di Giorgio Martinengo attorno a un tavolo. L’amore è meno abbondante delle portate per sfamare tutti i congiunti e, tra un piatto e l’altro, alcuni sospetti della zia Luisa sulla disponibilità economica del marito diventano un’indagine.
Da dove arrivano tutti quei soldi, come può permettersi un tenore di vita incredibile senza pesare nemmeno per un centesimo sul patrimonio famigliare? Eppure i soldi non crescono sugli alberi e nemmeno tra gli acini d’uva delle viti, quindi quale giro fanno prima di finire nelle tasche dello zio?
Di più non diciamo, così solletichiamo la vostra curiosità e stimoliamo la vostra libido legendi.

Ciao Fabrizio, piacere di averti con noi e ti ringraziamo per la tua disponibilità.
Ciao e grazie per l’ospitalità.

Ti va di presentarti ai lettori di MilanoNera?
Volentieri, sono Fabrizio Borgio, classe 1968, scrivo dall’adolescenza e pubblico da quando avevo quasi quarant’anni. Scrivo di tutto, gialli, noir, horror, letteratura di genere senza paletti e con la sola ambizione di non far pentire il lettore di aver speso del denaro per trascorrere del tempo con le mie storie. Piemontese, marito, assaggiatore di vino e soccorritore della Croce Rossa tra le altre cose.

Vorremmo conoscere alcuni buoni motivi per scoprire come Giorgio Martinengo organizza il bucato e il suo segreto per sbiancare i panni di famiglia.
Rompe la ruotine Giorgio Martinengo. Non usa i soliti detersivi e aggiunge tanto olio di gomito per tornare al pulito. Metafore a parte, se il solito schema: assassinio, commissario, indagine, mangiate sopraffine e risoluzione del caso comincia a stufarvi, qua non c’è neanche un assassinio ma tante ombre tra le terre del vino e dell’UNESCO.

Le etichette vanno bene nelle librerie per dividere i libri da vendere, ma con quelli da leggere non valgono niente. Come i titoli precedenti, anche Panni sporchi per Martinengo è di genere atipico perché…
Perché mi piace pensare di non essere fisso dentro schemi triti. Come dicevo nella domanda precedente non c’è neanche un assassinio ma una serie di casi che nella vita di un vero investigatore privato rappresentano il quotidiano. Parte con un’indagine patrimoniale, prosegue con l’accertamento sulla fedeltà di un dipendente modello, sfocia in un sospetto di adulterio e precipita tra scazzottate, false rapine al supermercato, caporalato e mafie e la desolante perfidia di provincia. E il tutto cercando di essere anche divertente.

Mi pare di aver capito che le Langhe non sono una dimensione solo geografica nel tuo romanzo, ma qualcosa di più, fanno parte del Dna di Giorgio Martinengo. Immagino che tu lo conosca “abbastanza” bene, ti va di descrivercelo, di farcelo conoscere non come un personaggio fatto di parole e carta, ma carne e sangue… e vino.
Giorgio Martinengo è contraddistinto da quella che definisco sempre “piemontesità”. Un modo di essere e di muoversi nel mondo caratterizzato da discrezione, impassibilità, rigore e senso del dovere. Appartiene a un mondo che si sta dissolvendo, diluito dalle correnti del tempo e della globalizzazione. Un’immagine forse vecchia ma non dimentichiamo che Giorgio appartiene anche a una generazione, la X ,che ha vissuto e vive in prima persona la trasformazione dei tempi, quella generazione che a vent’anni iniziava a studiare all’estero con i programmi ERASMUS, muoveva i primi passi nella rete e si apriva a un mondo senza più barriere. Viene così sì da una famiglia tradizionale di produttori di vino, dove il rapporto col territorio è simbiotico e viscerale ma ha studiato, presa una laurea, viaggiato in lungo e in largo per l’Europa sfogando uno spirito bohemienne che si sforza di coltivare anche se schiacciato dalle incombenze della vita. E l’etica del lavoro è un altro grande cardine morale che lo contraddistingue, il senso del dovere che i Savoia hanno conficcato nell’animo dei piemontesi, gli stessi “bogia nèn” che hanno resistito sul Colle dell’Assietta con massi e moschetti. Per questo finisce sempre i suoi casi, nel bene e nel male. Delle genti di collina ha ereditato una certa selvacità, la propensione alla solitudine, la resilienza alle avversità. Basta a se stesso in qualunque caso.

In questo romanzo c’è un ospite, vuoi parlarcene?
Buscafusco. La vera guest star del libro. È un personaggio creato dall’amico e autore Davide Mana, protagonista di una serie di romanzi e novelle, per lo più in lingua inglese. Buscafusco è un irregolare, un uomo che vive in bilico tra una vita dignitosa, disciplinata da una visione taoista del mondo e la miseria. Abita in una roulotte parcheggiata presso uno sfasciacarrozze, vicino a Nizza Monferrato, che è anche il suo territorio di riferimento; fa di tutto per sopravvivere e accetta solo pagamenti in natura, mai denaro. In contrapposizione alla sua passione per le filosofie orientali, Buscafusco non esita a menare le mani. Può essere un duro degno di un action anni ‘80. Le sue storie si trovano, in inglese, su Amazon. Vale la pena.

Pare che non esista intervista se non si conclude con la classica: “progetti futuri”. Dato che ci piace rovesciare i luoghi comuni per trovare altri stimoli e percorrere nuovi percorsi mentali, ti chiediamo: se e quanto sei cresciuto come persona e scrittore in compagnia di Giorgio.
Cresciamo in parallelo. Siamo in qualche modo empatici e simbiotici, un legame che si sviluppa e rafforza libro dopo libro.

Chi dei due deve più all’altro?
Anche qua entra in gioco la simbiosi. Martinengo possiede alcune mie caratteristiche etiche e caratteriali ma non è un alter ego. Il suo svilupparsi come personaggio a sé aiuta a farmi vedere come mi piacerebbe essere.

Grazie della tua disponibilità, la redazione ti augura buona scrittura.
Un grazie di cuore per l’attenzione e l’interessamento. Al prossimo libro mi auguro.


Mirko Giacchetti

Potrebbero interessarti anche...