Pillole di Giallo
IL GIALLO È UN MOSAICO
di Enrico Luceri
Un giallo ha degli elementi principali: la trama, i personaggi, l’ambientazione, la suspense, il mistero da risolvere, i colpi di scena.
Altri elementi sono le descrizioni degli ambienti, i dialoghi dei personaggi e le situazioni che essi vivono.
Ogni elemento è simile alla tessera di un mosaico, o di un puzzle, se preferite.
Solo quando tutti i pezzi sono andati al loro posto, è possibile comprendere il significato dell’immagine: un volto o un paesaggio.
Ci sono tessere del mosaico che sembrano insignificanti: un lembo di cielo, un tratto di prato, la distesa del mare. Sono solo pennellate più o meno uniformi di celeste, verde o azzurro.
E invece no. Sono importanti, anzi fondamentali.
Perché basta che il celeste, o l’azzurro o il verde siano più scuri per sospettare che una nuvola abbia velato il sole e gettato un’ombra sul prato e sul mare. E una giornata che sembrava limpida e serena diventi cupa e minacciosa.
Basta poco, una sfumatura di colore.
In un giallo ci sono certe descrizioni, o dialoghi o situazioni che sembrano insignificanti come quei colori.
Semplici didascalie per separare fra loro le azioni piene di tensione e sorprese.
E invece no. Sono importanti, anzi fondamentali.
Leggere fra le righe di situazioni, dialoghi e descrizioni, significa distinguere la sfumatura del colore delle tessere.
Se la giornata sia soleggiata o nuvolosa.
E alla fine del romanzo è proprio negli elementi in apparenza più trascurabili che l’investigatore trova gli indizi che conducono alla verità.
Un giallo insegna anche questo: a rispettare, a dare il giusto valore a ciò che di valore sembra privo. Sembra, perché in realtà di valore ne ha tantissimo.
