Pillole di Giallo di Enrico Luceri: Il segreto delle vittime nel giallo

Pillole di GialloPiLLOLE DI GIALLO
IL SEGRETO DELLE VITTIME NEL GIALLO

di Enrico Luceri

Ci sono gialli in cui la struttura narrativa consiste nell’indagine su vittime dello stesso assassino che non hanno, perlomeno in apparenza, nessun legame fra loro.
Forse li ha uccisi un serial-killer, che colpisce a caso seguendo un istinto omicida e per caratteristiche evidenti solo alla sua mente malata?
No, non sono state scelte a caso, queste vittime, ma con grande cura.
Sono uomini e donne, giovani e anziani, poveri e benestanti, e spesso vivono in località diverse, e forse non si conoscono, o a malapena, o ne hanno perso il ricordo.
Eppure hanno qualcosa in comune.
Infatti l’assassino ha seguito proprio loro, le sue vittime, ne ha studiato le abitudini, le ha attese e infine aggredite e uccise.
L’investigatore di turno sa che dovrò trovare ciò che unisce le vittime, per scoprire il movente dell’assassino, e di conseguenza la sua identità.
L’investigatore avrà bisogno di pazienza, abilità, intuito e anche di fortuna per scovare quella piega del tempo, quella circostanza, quel luogo, in cui s’incrociò il destino delle vittime. Che forse s’incontrarono in maniera quasi inconsapevole, o distrattamente, tanto da perderne la memoria. Ma fecero qualcosa di grave, di gravissimo a qualcuno.
Qualcuno che oggi li segue, li attende e poi li aggredisce e uccide.
Come avviene per esempio nei romanzi “La sposa in nero” e “Appuntamenti in nero”, due capolavori di Cornell Woolrich, maestro del gotico americano moderno.
O più modestamente nel mio romanzo “Le colpe dei figli”, dove un assassino freddo, spietato e inarrestabile uccide le sue vittime con un rituale inconfondibile e spaventoso: le stordisce prima di bruciarle vive. Un rituale che affonda le proprie radici in un lontano e doloroso trauma, che l’assassino è costretto a rivivere quando uccide le proprie vittime.
Il commissario Buonocore sa che dovrà trovare il legame fra le vittime, la curva del tempo i cui s’incrociò il loro destino, per scoprire movente e identità dell’assassino.
Trovare la circostanza e il luogo in cui alcune persone fecero qualcosa di grave, di così grave da nascondere poi per tanti anni in un posto buio e freddo in fondo alla memoria, o all’anima se preferite.
Il segreto tremendo di aver fatto del male a qualcuno che un giorno diventerà il loro assassino.

Enrico Luceri

Potrebbero interessarti anche...