Prometto di perdere



Pedro Chagas Freitas
Prometto di perdere
Garzanti
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Siamo in una città non ben specificata quando un uomo vede per la prima volta una donna. Non una donna qualunque, ma la sua donna, la donna della sua vita, la sua anima gemella, quella che lo completa e lo fa ardere d’amore. Lei si gira e incrocia il suo sguardo:, un istante, il tempo di un battito d’ali. Si guardano, si osservano, si avvicinano e si amano.
Si sposano il  giorno stesso, pochi minuti dopo essersi incontrati e in quel momento, mentre dicono quel che li unirà per la vita, scoprono i loro nomi.
Il voto di nozze di lui è la promessa di perdere, di vacillare, di cadere e di sbagliare, di non essere sempre una persona perfetta e di non darle mai tutto quello che lei desidera , ma la assicura anche che saprà come rialzarsi ogni volta che sarà sconfitto,  che non si lascerà mai andare, che non si fermerà mai e continuerà a costruire il loro futuro,  e anche se costruire vuol dire faticare, lui andrà avanti perché costruire è doloroso, l’amore è doloroso, e se non ci fossero il dolore, la perdita e il rischio, non sarebbe amore.
Da quel momento inizia la sfida per entrambi: ci sono  momenti in cui si allontanano,  momenti in cui soffrono, momenti in cui, per non ferirsi e non farsi male, si spingono a vicenda verso altri lidi, ma poi si ritrovano e si riuniscono.
Un romanzo molto particolare che arriva fin nel profondo dell’animo umano.
Raccontato con uno stile narrativo abbastanza complicato, il romanzo sembra un rigurgito di coscienza del protagonista. L’autore, infatti, fa parlare un io narrante con frasi spezzate, mischiate a dialoghi e riflessioni talora incoerenti fra di loro, spesso con strutture grammaticali simili a quelle che usano i bambini, a volte non complete. Uno stile che porta il lettore a una lettura molto lenta e approfondita per riuscire a capire fino in fondo i concetti molto astratti che si vogliono trasmettere.
Concetti che arrivano fin dentro l’anima, un’idea di amore che comprende tutto:  il dolore, il sacrificio, la tensione, la paura, il rischio, la perdita, ma anche la gioia, la felicità, la completezza, il desiderio, la passione.
Un romanzo che a un primo impatto può spaventare, ma che, se non ci si scoraggia nelle prime pagine e lo si affronta fino alla fine, fa riflettere e sa donare davvero molto.

 

 

Micol Borzatta

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