Revolution saga – La battaglia dei due regni



Simon Scarrow
Revolution saga
Newton Compton
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La battaglia dei due regni, primo capitolo della Revolution Saga di Simon Scarrow che va dal 1769 al 1795, ci racconta, romanzandoli, i primi ventisei anni di vita e di vicende reali di quelli che poi diventeranno i due grandi protagonisti della storia mondiale dell’epoca: Napoleone Bonaparte e Arthur Wellesley, il duca di Wellington.
Molto intrigante la costruzione della trama, che si dipana mettendo in parallelo le vite di questi due grandi personaggi dal giorno dalla loro nascita. Nati entrambi prematuri, nel 1769, Wellington il 1 maggio, o il 30 aprile, come figura sul registro dei battesimi (oppure addirittura tra settimane prima secondo Scarrow) e Napoleone il 15 agosto ad Ajaccio. Un trama che mette a confronto  le somiglianze e le differenze tra i  due protagonisti, seguendoli passo, passo, dalla culla fino alle prime importanti imprese della loro carriera militare.
Due ragazzi di buona famiglia, entrambi molto presto orfani di padre, con mezzi economici ridotti e origini provinciali insulari. Irlandese Wellesley anzi Wesley (allora il nome della sua famiglia era quello) e corso Bonaparte, anzi Buona Parte secondo l’ortografia corsa che vide anche cambiato in Napoleon il suo nome proprio Napoleone. Tanti spiacevoli handicap che avrebbero potuto costringere i due giovani ufficiali a restare in secondo piano, ignorati dai loro superiori, senza un palese e fulgido futuro, fino agli eventi di Parigi che videro i massacri della rivoluzione francese e la morte  di Luigi XVI sulla ghigliottina.
Napoleone  e Arthur Wesley hanno seguito percorsi diversi, ma condividendo un  duro destino. Napoleone è passato dall’Accademia Militare di Brienne, dove era il migliore della sua classe, ma discriminato per colpa delle sue origini, presso la Academie Royale di Parigi per essere nominato sottotenente a sedici anni. E Arthur  Wellesley, terzo figlio di un aristocratico, ma trascurato dalla madre e surclassato dai  fratelli maggiori, non ha avuto scelta e si è visto relegare dalla famiglia prima malvolentieri a Eton, poi avviato, diciassettenne, a un’ardua carriera nell’esercito.
Dalle vicende di vita domestica e non, dai fatti che vanno dagli anni di scuola, agli scontri in collegio, ai balli, ai primi amori, e che fanno parte a pieno titolo di questo primo capitolo della saga, emergono le personalità di due uomini molto diversi ma che presto  si tufferanno nelle esperienze di vita con lo stesso impegno con cui affronteranno le loro battaglie.
Quando  nel 1789, i tumulti della Rivoluzione francese scuotono l’Europa e la guerra incalza su più fronti, è chiaro subito, anche per i due ufficiali ventenni, che sta per cominciare una nuova era destinata a cambiare la Storia. A quel punto i  loro ideali e le loro aspirazioni riusciranno forse a trovare sfogo?  Certo è che nuove porte si aprono. E nuove occasioni. Napoleone Bonaparte, dopo la rimozione di certi imbelli e dissoluti aristocratici dai principali ruoli  dell’esercito francese, potrà  cominciare a scalare brillantemente i gradini della carriera militare, la miglior strada per appagare le ambizioni di un uomo, e si unirà presto alle truppe rivoluzionarie. E, in Inghilterra anche Arthur Wellesley, il futuro duca di Wellington, troverà finalmente uno scopo  nella vita. Ha bruciato il suo violino, rinunciando alle sue aspirazioni musicali, e le idee della Rivoluzione, mettendo a rischio tutto ciò che la sua famiglia possiede, la sua patria e ogni sua realtà, lo spingeranno a impegnarsi in un ruolo attivo come ufficiale, per cercare il suo prestigioso futuro  nell’esercito e sui campi di battaglia..
Mentre Wellington è impegnato in Irlanda e poi nelle Fiandre, Napoleone partecipa alla guerra della neonata Repubblica francese contro Prussia, Inghilterra e Austria, affiancate da mezza Europa. Wellesley e Napoleone non sanno che le loro strade stanno per incrociarsi disegnando  le sorti delle rispettive nazioni.
La ricostruzione delle battaglie è, come sempre e chi poteva dubitarne, di alto livello, Il ritmo narrativo, coinvolgente e molto incalzante, sprona il lettore a bruciare le pagine. Con “ la battaglia dei due regni“ancora una volta Simon Scarrow ha messo in moto la sua articolata macchina del tempo per inserire in un calibrato contesto storico un altro romanzo intenso e ricco di azione.

Patrizia Debicke

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