Sabbia nera



Cristina Cassar Scalia
Sabbia nera
Einaudi
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“ Sabbia nera “ di Cristina Cassar Scalia, medico chirurgo catanese, ha numerosi elementi di interesse. In primo luogo si tratta di un giallo che racconta un cosiddetto “cold case”: la vittima, infatti, è stata uccisa ben cinquant’anni anni prima del fortuito ritrovamento della suo cadavere, ormai imbalsamato. Poi c’è l’ambientazione: la città di Catania che ci descrive Cristina Cassar Scalia è molto suggestiva e non teme il confronto con Palermo.
Infine la protagonista, il vicequestore Giovanna Guarrasi, detta Vanina. Una poliziotta quasi quarantenne, determinata, anche un pochino scontrosa come Rocco Schiavone e Salvo Montalbano, soprattutto nei rapporti con i suoi colleghi e sottoposti.  Vanina è però anche una donna affascinante e intuitiva, come altre figure di detective femminili italiane create negli ultimi anni e che piacciono molto ai lettori (e alle lettrici).
Il vicequestore Guarrasi ha un passato famigliare e sentimentale doloroso, che l’ha fatta partire dalla natia Palermo per approdare a Milano, e poi ritornare sull’isola a Catania. Questo passato lo scopriamo lentamente, mentre lei affronta le indagini in una città che non è la sua, ma a cui si è già affezionata, nonostante la cenere lavica, la sabbia nera del titolo, sparsa dall’Etna ovunque.
E anche noi ci affezioniamo presto a Vanina Guarrasi, una donna che si porta cucita addosso una corazza di durezza per nascondere le ferite ancora aperte nel suo animo.
Sabbia nera ha un bel ritmo e uno stile accattivante, e a me è piaciuto molto anche il divagare fra i piatti tipici e i modi di dire catanesi. L’indagine si scoprirà presto non essere facile, e Vanina dovrà scavare tra vecchie storie famigliari di Catania e istituzioni ormai abolite come le case chiuse.
Ma la matassa verrà sciolta da Vanina, grazie all’aiuto della sua eterogenea squadra di poliziotti, fra i quali la bellissima e nordica Marta Bonazzoli, e al provvidenziale aiuto del simpatico  e ottuagenario ex-commissario Patanè. Personaggi che l’autrice ha saputo ben disegnare non solo in funzione dell’indagine ma anche per meglio definire il carattere della protagonista.
Riesco a prevedere, con una certa sicurezza, ulteriori avventure del vicequestore Giovanna Guarrasi, anzi me la immagino già protagonista di una bella serie TV. Se leggerete “Sabbia nera” potremo immaginare insieme quale attrice potrebbe impersonarla al meglio.

 

 

 

 

Raffaella Bianchi

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