Sbirre



Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo, Maurizio de Giovanni
Sbirre
Rizzoli
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Non sono solo poliziotte, sono sbirre, una parola che contiene in sé qualcosa di negativo, essendo  il termine con cui i malavitosi si riferiscono agli agenti.
Anna, Alba e Sara sono i nomi delle donne protagoniste dei tre racconti, solo loro le sbirre immaginate da Carlotto, De Cataldo e de Giovanni.
Massimo Carlotto racconta ancora una volta una storia di confine, in tutti i sensi.
La sua Anna è una poliziotta che ama e asseconda il suo lato trasgressivo, nella vita privata come nel lavoro. È uno sbirro corrotto, una che però non si espone, limitandosi ad agire nell’ombra, fino a quando qualcosa di imprevisto accade e Anna diventa solo una pedina in un gioco più grande di lei e si ritrova a non essere più padrona della propria vita. E dovrà prendere una decisione…
Giancarlo de Cataldo ambienta la sua storia a Roma. La sua sbirra, Alba, appartiene all’unità di analisi del crimine violento. Ha un capo odioso e maschilista e l’indagine la porta sulle tracce di colui che si fa chiamare il Maestro, un criminale che si fa portavoce della teoria del POD, il perfetto odio distruttivo e che recluta adepti sul web, regno degli odiatori da tastiera, spingendoli a uccidere per vendicare i torti subiti.
Per stanarlo Alba dovrà infilarsi tra le pagine oscure del deep web e si troverà faccia a faccia col suo odio e… dovrà prendere una decisione
Maurizio de Giovanni ci porta a Napoli e crea la storia intorno a Sara, già protagonista del recente Sara al tramonto e questo racconto regala un tassello in più alla trama del libro.
Sara è una ex sbirra, l’indiscussa leggendaria regina delle intercettazioni, un’ombra sempre in ascolto, che ha lasciato tutto per amore, anche suo figlio, che ora è morto, in un incidente stradale.
Sara aveva già assecondato la sua natura in passato, quando per amore di Massimiliano aveva deciso di essere se stessa e seguire il cuore, oltre ogni ostacolo. Ora la morte del figlio la pone di nuovo davanti a una scelta. Ancora una volta dovrà prendere una decisione…
Tre ambientazioni, tre storie diverse che hanno però un punto in comune: il labile confine tra bene e male, tra perseguire la Giustizia e farsi giustizia, tra amore e odio, tra perdono e vendetta. Le storie di tre donne, di tre sbirre che decidono di essere se stesse, di seguire la propria inclinazione, di rompere gli schemi. Le storie di tre scelte, di momenti che possono cambiare il corso di una vita, a volte anche di più di una. Perché per le sbirre la vendetta è un’opzione da prendere in considerazione…

Cristina Aicardi

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