Scambiare i lupi per cani



Hervé Le Corre
Scambiare i lupi per cani
E/O edizioni
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Ripartire con la propria vita dopo la galera, Franck non voleva altro. Era stato il suo pensiero nei cinque anni che si era fatto. Aveva tenuto chiuso il becco e non aveva mai fatto il nome del suo complice. Nessun patteggiamento e all’età di 26 anni si ritrovava ad averne trascorsi 5 in prigione. Non avrebbe mai fatto il nome di suo fratello Fabien, il loro legame per lui è più forte anche della libertà.
All’uscita dal carcere però non trova Fabien e i soldi della rapina, ma Jessica. Questa ragazza fragile, pazza e tossica sarà una fonte inesauribile di guai per Franck. Lei e i suoi Vecchi saranno un buco nero in cui il protagonista sarà risucchiato, l’unica luce che lo terrà a galla sarà una bimba di otto anni, Rachel – figlia di Jessica.
Il romanzo di Hervé Le Corre Scambiare i lupi per cani (Edizioni e/o) è uno strano intreccio di sentimenti e di degrado. C’è l’amore fraterno, filiale, paterno, amicale e a fare da contraltare si trovano l’opportunismo, la cupidigia, il cinismo, l’anaffettiva.
Il racconto corre con rapidità e pulizia, non lascia spiragli alla verità che apparirà chiara solo negli ultimi due capitoli. L’autore ci depista e solo nella seconda parte ci concede qualche piccolo indizio su cosa sia veramente accaduto intorno a Franck.
Il protagonista di Le Corre è tutt’altro che un delinquente di razza, uno di quei cuori neri che sanno come cavarsela nel mondo. Tutto il suo lato più umano emerge nella tenerezza che mostra verso Rachel. Lui è l’unico a vederla veramente. È ingenuo e ha troppo cuore Franck per la vita che lo accoglie fuori dal carcere.
E poi c’è Jessica, una che un attimo sembra un angelo e il secondo dopo una strega. Una donna che non sembra mai avere un equilibrio e non ha mai un sentimento sincero. Altro che femme fatale, lei è ancora più oscura.
Il noir di Le Corre è diviso in due parti che confondono vittime e carnefici. È solo quando scopriamo chi sta orchestrando tutti i traffici e gli omicidi che restiamo realmente inorriditi. È in quel momento che la trama ci si svela in tutta la sua qualità e che ci rendiamo conto di non averci capito niente.

Eleonora Aragona

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