Tersite Rossi hanno un tratto caratteristico che accomuna tutte le loro opere. Non è solo il romanzo d’inchiesta che anche in questo I Signori della Cenere, risulta congegnale alla trama che scorre senza lasciare respiro al lettore. Intendo la capacità, anzi, la maestria narrativa.
Un romanzo che ha il pregio di far viaggiare dall’antichità fino ai giorni nostri, una storia costellata di personaggi, di luoghi e di tempi che s’intrecciano continuamente in un crescendo di suspense. Perché la storia che Tersite Rossi racconta parte da lontano, si dipana nei millenni mentre sullo sfondo si assiste al conflitto tra due modelli di società che da tempo immemore combattono. Il progetto “Prima Luna” a cui Sonia (una delle protagoniste) stava lavorando segretamente prima della sua scomparsa portava alla luce infatti quella società gilanica devota alla Grande Madre (più giusta e più equa) uscita sconfitta dalla società imposta dagli uomini che (anche ai giorni nostri) ha preso il sopravvento. Un presente rappresentato dalle élites finanziarie che nell’ombra (o sarebbe meglio dire impunemente allo scoperto) governano il mondo e decidono i destini dei circa sette miliardi di villeggianti planetari.
In questo romanzo troviamo molti protagonisti (oltre alla già citata Sonia). Ci sono Lorenzo, trader senza scrupoli con una dipendenza patologia a cocaina, potere e violenza; Petra ricercatrice universitaria con un lavoro part time e una vita sentimentale allo scatafascio; il ragionier Colombo che trovatosi senza lavoro a cinquant’anni decide di smascherare i poteri occulti (dopo un maldestro tentativo di suicidio).
Ma i poteri occulti non si celano solamente tra i grattacieli di Wall Street (mondo descritto con precisione accademica). E’ proprio questo il pericolo che si cela tra le pagine di un romanzo in cui troverete semplicemente tutto (compresa una copertina spettacolare).
Se amate gli intrighi calati nel mondo reale, I Signori della Cenere è il libro che fa per voi.
