Silenzio elettorale



Drago Hedl
Silenzio elettorale
Marsilio
Compralo su Compralo su Amazon

Marsilio prosegue nel suo scandagliare le possibili capitali alternative del giallo europeo, approdando in Croazia, con “Silenzio elettorale”, il primo romanzo del giornalista investigativo Drago Hedl. E almeno nelle premesse la fotografia che Hedl regala della vicenda, che si svolge a Osijek (particolarità gradita è infatti di non aver ambientato il tutto nella capitale Zagabria permettendoci uno sguardo di una realtà meno internazionale e quindi, probabilmente, più vera) ricorda molto da vicino gli scenari italiani, in particolare per gli intrecci tra affari e politica, connessioni malate protette da un sistema corrotto che poggia sulla presunta impunità dei potenti.
La trama di Silenzio Elettorale parte dal ritrovamento di una minorenne morta, apparentemente suicida, nel fiume che attraversa la città. La facile soluzione non convince però l’ispettore Vladimir Kovac, che, supportato dal giornalista investigativo indipendente Stribor Kralj, cercherà di scavare nel marcio di istituzioni come l’orfanatrofio in cui viveva la ragazza. Una corsa contro il tempo fino allo scadere del silenzio elettorale che da il titolo al romanza.
Nella più classica delle storie d’indagine, se ne seguono passo passo i progressi e gli stop imprevisti, intervallati dalle questioni personali dei due protagonisti (a cui va aggiunta almeno l’ispettrice Vesna Horak). Lo svolgersi faticoso della caccia risulta in sostanza più importante della scoperta di un colpevole la cui identità è facilmente individuabile fin dai primi capitoli.
Altro motivo d’interesse in Silenzio Elettorale per i lettori italiani è la possibilità di guardare dentro la società croata, che in tanti piccoli particolari si dimostra più lontana di quella notrana rispetto a quel che può sembrare a uno sguardo distratto. Qualche particolare in ordine sparso: le cicatrici lasciate dalla guerra che ha smembrato l’ex Jugoslavia, una brutta opinione dei serbi (appaiono una volta sola nel ruolo di scagnozzi), una diversa concezione del sesso (un caso di pedofilia passa quasi in secondo piano e più di tanto non sconvolge l’ipotesi di rapporti tra maturi facoltosi e quattordicenni) ma anche la vivacità di una società giovane e dinamica che ha in breve assimilato gli standard europei e che guarda al futuro con un ottimismo in Italia ormai raro. Curiose anche le dinamiche delle forze dell’ordine con il capo della polizia, equivalente al nostro questore, che a piacere dei governanti può essere pescato in ambiti diversi da quello istituzionale.
Per chi venisse conquistato dalle atmosfere della crime story croata possiamo consigliare di andarsi a ripescare il poco che si trova pubblicato in Italia dei romanzi scritti da Goran Tribuson. 

Mauro Zola

Potrebbero interessarti anche...