Stirpe di navigatori – Marco Buticchi



Marco Buticchi
Stirpe di navigatori
Longanesi
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Presto una mattina di gennaio del 2020 mentre Sara  Terracini e Oswald Breil sono in navigazione nel mar del Giappone a bordo del Williamsburg diretti a Macao.  Sara riceve una telefonata. Risponde un po’ perplessa. La chiamata arriva in un giorno diverso da quello delle settimanali chiamate di consultazione con il suo Centro di Restauro di Roma che ormai da anni ha affidato alle capaci mani e all’oculata direzione di Toni Marradesi. Marradesi le telefona perchè vuole l’autorizzazione a servirsi del suo DNA per compararlo con quello dei resti di un uomo ritrovato in un sepolcro occultato dietro una parete  nel Monastero dos Jeronimus di Lisbona. Accanto al corpo del defunto è stato ritrovato un antico manoscritto in cattive condizioni datato 1755. E, visto che il Centro di Restauro di Roma è conosciuto come il migliore sul mercato, dopo averlo ricevuto dal Portogallo con tutti i crismi ufficiali, lo stanno faticosamente decifrando. Il manoscritto è scritto in portoghese mischiato a parole italiane Il relatore non doveva conoscere perfettamente la lingua e,  evidentemente, era il diario di bordo dell’uomo sepolto là, un navigatore, un certo AlessandroTerrasini, comandante di una nave mercantile che faceva commercio di tessuti con il Portogallo e di vino di Porto con l’Inghilterra. Alessandro Terrasini, era un ebreo proveniente da Roma e da quanto scriveva sulle sue origini: la cacciata dalla Spagna all’epoca di Isabella di Castiglia, poi Fez , Algeri, Alessandria, Salonicco, Smirne a Costantinopoli, sembravano le stesse della famiglia di Sara? Magari era un suo lontano parente?  Per facilitare Marradesi nella ricerca di un possibile legame tra loro, Sara gli suggerisce di utilizzare una ciocca di capelli di suo padre ma in cambio, ormai incuriosita, chiede di ricevere la trascrizione del manoscritto ed emozionata comincia a tradurlo e leggerlo, immergendosi subito in quella antica storia. I viaggi tra Italia e Portogallo della bombarda Frelon, l’imbarcazione del capitano Terrasini, sembrano procedere senza ostacoli e proficuamente, grazie all’accordo per il commercio delle stoffe stretto con padre Rafael de Alves del Monastero dos Jeronimus di Lisbona. Ma un duplice, tragico evento cambierà per sempre il loro destino. Il catastrofico terremoto di Lisbona che rade al suolo la città, che provoca una strage con la  morte di oltre la metà degli abitanti, migliaia di feriti e una spaventosa devastazione di tutti gli edifici. E il loro indiretto coinvolgimento in un delitto. Qualcuno intende approfittare del successivo caos politico e civile, per mettere in atto malvagie trame ed eliminare scomodi rivali. Alessandro Terrasini, padre Rafael e la giovane contessina Elisa si troveranno in mezzo a uno scontro che vede intrighi di potere ad altissimo livello, costretti a battersi con feroci e spietati negrieri, e criminali eminenze grigie per salvare la propria vita e la propria stirpe. Ma la storia di Alessandro Terrasini rimanderà a un’altra avventurosa storia più recente . Una storia che comincia in Congo e Stati Uniti, anni Sessanta. Rimasti orfani, i due fratelli Matunde e Kumi Terrasin sono stati raccolti e allevati presso una missione cattolica dove studiano con profitto. Tuttavia l’arrivo di una famiglia di rifugiati rhodesiani, che hanno raccolto la testimonianza  dell’ unico superstite di un disastro aereo sarà loro fatale. I mercenari belgi, che hanno provocato l’attentato, per eliminare ogni prova della loro colpevolezza attaccano la missione e uccidono tutti. Solo i due ragazzi riusciranno miracolosamente a dileguarsi nella foresta, ma per salvarsi, saranno costretti a separarsi. Da quel momento Matunde e Kumi saranno sotto tiro degli assassini, perché sono gli unici a sapere qualcosa di estrema importanza. Per poter sopravvivere dovranno fuggire lontani dalla loro terra. Matunde, bravo chitarrista e cantante, troverà fortunosamente un passaggio come clandestino su una nave americana, arriverà a New York, cambierà il suo nome in Matt Under e si inserirà in una band con la quale raggiungerà il successo. Ma la sua sfolgorante carriera di rockstar sarà interrotta dalla terribile guerra in Vietnam. Kumi invece, scampato per miracolo alla cattura, dopo aver trovato rifugio a Leopoldville con l’aiuto del vescovo, raggiungerà il Katanga e grazie all’intercessione della curia verrà arruolato in una miniera di rame. Ma pochi mesi dopo, in seguito a uno spaventoso crollo nelle gallerie, rimasto per giorni prigioniero con cinque compagni, riuscirà coraggiosamente a mantenerli uniti e riportarli alla salvezza. Acclamato come eroe, la sua foto comparsa sui giornali metterà i mercenari sulle sue tracce, ma verrà salvato dalla padrona della miniera che gli offrirà rifugio a Parigi e la possibilità di proseguire gli studi. Là diventerà uno dei protagonisti della stagione di proteste studentesche poi… Ma oggi. Matt Under, fratello del neopresidente del Congo Kumi Terrasin, è stato rapito E soltanto un uomo potrà salvarlo: Oswald Breil.                                          Il rivoluzionario governo di Patrice Lumumba, la controversa presidenza Mobutu, i disordini del Congo, il 68’ francese, le contestazione e la presa di coscienza americana degli anni successivi. La storia si trasforma in fil rouge e continua a intrecciarsi strettamente all’avventura in Stirpe di navigatori con Oswald Breuil e Sara Terracini che si prestano a far da cornice e coro a una possente saga familiare. Una corposa trama coinvolgente e intrigante per un romanzo che riprende con slancio il tema più caro a Buticchi: il male contro il bene, con i mostruosi incastri politici del passato e del presente perennemente e crudelmente legati al potere. La sua poliedrica fantasia ci accompagna nel Portogallo di metà del 1700 quando il terremoto che rase al suolo Lisbona suscitò la nascita delle nuove idee che condussero all’illuminismo, mentre contemporaneamente una perversa mente criminale mirava senza scrupoli alla conquista del trono. Poi ci imbarca a bordo di una bombarda da carico mettendo la prua dritta verso l’Africa e ce la ripresenta nella vicende degli anni 60/70 e quelle dei tempi nostri, con la lunga mano della Cina che ha pesato, sovvertendo gli equilibri politici locali in più di una stato, nella fattispecie del romanzo condizionando il governo del Congo. E l’Europa e l’America di ieri e di oggi con le loro continue e pericolose instabilità e diversità.
Indispensabili i complimenti anche a Consuelo Buticchi per gli splendidi disegni inseriti nel testo.

 

Patrizia Debicke

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