Tempo da elfi – Macchiavelli , Guccini



Loriano Macchiavelli, Francesco Guccini
Tempo da elfi
Giunti
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Chi non l’ha ancora fatto, corra a comprare “Tempo da elfi” (Giunti), giallo appena uscito della “strana” coppia emiliano romagnola Loriano Macchiavelli, Francesco Guccini. Preso? Ok: ora mettetevi sul divano, coperta sulle gambe e, se caso, un bicchiere di rosso nei pressi. Perché la sintesi estrema di questa recensione sta in un aggettivo di undici lettere: imperdibile.
Protagonista per la terza volta è Marco Gherardini, detto “Poiana”, malinconico ispettore della forestale che abbiamo imparato a conoscere e amare nei due precedenti capitoli della saga scritti dalla coppia M&G. Sullo sfondo dell’indagine che gli tocca questa volta – il cadavere di un giovane, forse un elfo, viene scoperto in un dirupo – c’è il paese di Casedisopra, dove ritroviamo il bar-trattoria di Benito, la tabaccheria della Nerina, la caserma dei carabinieri, quella della forestale… Gli Appennini, insomma, che tocchiamo quasi con mano, coi loro boschi, i cacciatori, i lupi e tutto quanto il corollario del territorio. E’ come rientrare a casa nostra. Le atmosfere del passato, i piccoli gesti quotidiani, i turbamenti di Poiana, qui attratto da una misteriosa ragazza: tutto ci riporta indietro nel tempo. E che bei tempi: mica questi nostri, fatti di Iphon, Ipad, Ipod e altre diavolerie tecnologiche che con la scusa di farci comunicare, conoscere, in realtà ci isolano sempre di più. Macchiavelli e Guccini tutto questo lo sanno e, infatti, lo evitano.
A Casedisopra, tanto per darvi l’idea dell’atmosfera che respirerete, è comparso un gruppo di giovani che vive in maniera selvatica all’estremità del paese, senza luce né altre comodità, che pratica l’antica arte del baratto e accoglie chiunque bussi alla porta delle loro abitazioni. Sono gli elfi. E uno di loro, a quanto pare, è stato ucciso. Compito di Poiana è individuare il colpevole. Ma la parte gialla, scoprire l’identità dell’autore del reato, non è esattamente ciò che ci interessa di più.
Penso, anzi son convinto, che la straordinaria capacità del duo M&G sia prima di tutto quella di farci scivolare lentamente dentro un’atmosfera da sogno. Un’atmosfera fatta d’incontri all’osteria, di bevute e di chiacchiere, di pacche sulle spalle, di affetti malcelati e di tanta tanta umanità. Concorrono al risultato l’esperienza e bravura di Macchiavelli, vecchio lupo “bolognese”, uno dei padri del giallo nero-italiano, e l’arte a 360 gradi di Guccini, cantore dei tempi moderni e molto altro (chi riesce a riassumere in poche parole l’immenso Francesco è bravo: io non sono capace). Vi basta tutto ciò per correre a comprare questo libro?
Se fosse una canzone “Tempo di elfi”… beh… questa volta è facile: se fosse una canzone, suonerebbe come una di Guccini a scelta (io dico “Scirocco” nella versione dal vivo a Praga del 1992). Voto 8

Alessandro Garavaldi

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