Ultimo appello



Steve Cavanagh
Ultimo appello
Longanesi
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David Child – creatore di Reeler, un social network che in poche settimane ha sbaragliato persino Facebook – viene accusato dell’omicidio della fidanzata Clara Reece, trovata crivellata di colpi di pistola nell’appartamento newyorkese del giovane multimilionario. Lui giura di essere innocente ma a bordo della sua macchina è stata trovata l’arma del delitto.
Questo il crimine dal quale parte “Ultimo appello”, il nuovo legal thriller di Steve Cavanagh, scrittore irlandese, edito in Italia da Longanesi, del quale i lettori hanno già avuto modo di apprezzare “Il difensore”.
Per il procuratore, una vecchia volpe che usa la sua professione per salire nella sua scalata ai vertici di cariche politiche, è un caso di lampante colpevolezza. Child deve solo rassegnarsi alla condanna all’ergastolo. Ma Eddie Flynn – a cui viene “imposta” la difesa dell’omicida –, dopo aver parlato con il giovane, non è dello stesso avviso.
Sulla sua colpevolezza è concorde anche la C.I.A. che ha obbligato l’avvocato – ex-truffatore e grande conoscitore dei bassifondi di New York – ad assumerne la difesa. Perché? Il giovane magnate, secondo l’agenzia di spionaggio americana, è reo di aver ideato un software per la sicurezza dei depositi bancari di Harland e Sinton, un prestigioso studio di avvocati. La C.I.A. è certa che questo software, però, ripulisca anche il denaro sporco, consentendone il riciclaggio. Per costringere Flynn ad accettare l’ingaggio, l’agenzia federale usa un argomento molto convincente: è in grado di produrre prove certe che incriminerebbero anche sua moglie, lei stessa avvocato nello studio di Harland e Sinton, per riciclaggio.
Eddie Flynn non ha alternative, pur di salvare sua moglie accetta di difendere l’indifendibile cliente.
A peggiorare la situazione si aggiungono: il fattore tempo e il rischio di venire eliminato. A disposizione di Flynn ci sono solo 48 ore, nessuno sembra voler arrivare al processo, e anzi tutti sembrano decisi a concludere i giochi già nel dibattimento iniziale. Lo studio di Harland e Sinton, temendo che Child ceda alle pressioni della C.I.A. e fornisca le prove del riciclaggio, ha messo una taglia sulla sua testa e su quella di chi cercherà di aiutarlo a difendersi dall’accusa di omicidio.
454 pagine che scivolano via in un crescendo di colpi di scena e suspense, nelle quali l’autore non si accontenta di ripercorrere le tipiche trame di un legal thriller ma le integra con scene d’azione, degne di un buon film, e con una buona descrizione dei personaggi. Così che dopo appena poche pagine il lettore non può non sentirsi coinvolto nel destino di Eddie Flynn ma anche in quello di David Child.
Il giovane genio dell’informatica è davvero un feroce assassino o… E chi è la sua fidanzata perfetta? E l’indagine della C.I.A. a cosa mira? Queste solo solo alcune delle domande che via via l’autore suscita con sapiente dosaggio nella sua crime-story, grazie a una trama che vi terrà incollati fino all’ultima pagina. Fino all‘ultimo appello

 

 

Flaminia P. Mancinelli

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