Un assassino alla mia porta



Samantha King
Un assassino alla mia porta
Newton Compton
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La giovane editor Samantha King, madre di due figli, tra un pannolino e l’altro si immedesima in Maddie, una donna che, forte di un proiettile ricevuto alla testa, è in grado di sentire quello che si dicono il marito e il figlio Aidan circa la morte della sorella Annabelle e della malattia che l’ha colpita subito dopo. Maddie soffre ma non è in grado di controbattere, di intervenire, pur se non sa esattamente cosa abbia avuto, cosa ascolti, cosa dicano e perché la ignorano. Ha delle sensazioni, crede di sapere chi la ama, chi la cerca e si picca che il marito, il figlio e la sua migliore amica la ignorino, pur trovandosi lei nella stessa loro stanza. Non può immaginare Maddie che si tratta invece unicamente di sue visioni nel momento in cui si trova incosciente nel letto di un ospedale, assistita da un amorevole dottore che l’aiuterà a riprendersi, fino alla piena ripresa di coscienza pur essendo continua e costante l’assenza di suo marito, che si trova altrove. Lei sa di avere ucciso la figlia Annabelle il giorno del compimento dei loro dieci anni, sa di averlo fatto per colpa di un bastardo che, camuffato e travestito, non ha esitato, armi alla mano, a imporle di scegliere chi salvare tra i suoi figli, tra il maschio e la femmina. Dopo è solo disperazione, vergogna, voglia di fare altro, magari di scappare da quel posto lento e giustificabile per vivere altro altrove! Quale sgomento e quale sorpresa quando si rende finalmente conto che la storia è un’altra, il colpevole un altro, i morti altri o comunque altri gli assassini… insomma, un libro che non ti lascia un attimo di respiro pur se, vissuto nella calma piatta di un ospedale e di una convalescenza, la tensione non si sviluppa emozionalmente; sembra sempre che il libro non debba mai partire, fino all’ultima pagina quando si soccombe e si è certi che il libro non partirà: l’assassino c’è, è davvero alla sua porta, è tutto vero, come è vero che la storia non è partita e non partirà, vivendo serenamente la sconvolgente serenità di un luogo dove non succede mai nulla. La storia di Maddie invece è una sorpresa, come sorpresa è stata l’arrivo nel mondo della letteratura di questa giovane mamma, riuscita nell’intento di trovar fortuna in un mondo dove ciò accade sempre più raramente.

Germano Capurri

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